Più salute e più qualità sulle tavole dei cittadini. Questo il tema dell’incontro, organizzato da Art-ER (agenzia della Regione Emilia-Romagna) in collaborazione con Clust-ER Health e Clust-ER Agrifood, ma allo stesso tempo obiettivo del tavolo regionale nutrizione e salute.
Luigi Fontana, direttore scientifico del Charles Perkins centre rpa clinic dell’Università di Sidney, uno dei massimi esperti mondiali di longevità ha presentato un’analisi della situazione attuale dello stato di salute della popolazione, delle abitudini alimentari e degli stili di vita, sollecitando una riflessione sulle prospettive evolutive.
“In un contesto in cui invecchiare in salute è diventata una priorità, innanzitutto per garantire una migliore qualità di vita alle persone, ma anche per razionalizzare la spesa sociosanitaria e investire sulla sanità di territorio, in un contesto di risorse calanti, come possiamo valorizzare la ricerca, l’industria e il territorio e contribuire a costruire una cultura gastronomica che favorisca salute, benessere e longevità?“.
Domanda a cui hanno cercato di rispondere il co-founder di NGB Genetics Vittorio Lucchini, la nutrizionista del dipartimento di oncologia sperimentale dello IEO Lucilla Titta, il professore di microbiologia agraria dell’Università di Parma Erasmo Neviani, la direttrice del centro di ricerca nutrafood dell’Università di Pisa Lucia Guidi, la communication manager del Clust-ER Health Nicole Ticchi e della direttrice del centro di ricerca EngageMinds Guendalina Graffigna.
Bassi consumi di ortofrutta e legumi
È ormai dimostrato che alcune malattie quali obesità, celiachia, diabete, di cui è notevolmente aumentata la diffusione nell’ultimo decennio anche in Italia, siano fortemente associate all’alimentazione. Purtroppo in Emilia-Romagna i dati epidemiologici mostrano una scarsa aderenza alle raccomandazioni nutrizionali che caratterizzano la dieta mediterranea e che incoraggiano un maggiore consumo di frutta, verdura, legumi e cereali. In una regione caratterizzata dalla rilevante presenza di imprese della filiera agroalimentare, si impone, dunque, la necessità di ridurre l’impatto ambientale di queste produzioni e di supportare tali industrie nella proposta di prodotti alimentari legati alla tradizione, ma innovativi in termini di sicurezza e attenzione a rispondere alle esigenze specifiche delle diverse categorie di consumatori.
Fonte: Art-ER