08 settembre 2015

Expo. E i vegetariani? Appuntamento il 15 settembre

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“Il vegetarianismo all’Expo è un convitato di pietra: è dappertutto, ma non se ne parla. È vegetale la mascotte Foody, sono vegetali quasi tutti i cluster, sono dedicati ai vegetali molti spazi dei padiglioni”. Inizia così, rimarcando polemicamente l'assenza di un vero approfondimento e dibattito su un tema peraltro molto attuale come quello del vegetarianesimo a Expo, il comunicato di “The Vegetarian Chance”, l’associazione fondata dal noto chef vegetariano Pietro Leemann e dal giornalista Gabriele Eschenazi, che illustra l’iniziativa prevista il 15 settembre ad Expo.

Un movimento sempre più in crescita in Italia e che, come sottolinea anche l’ultimo Rapporto Coop (vedi qui), pone in testa in Europa proprio i consumatori italiani. Una persona su dieci è vegetariana (ovvero non mangia carne o pesce), mentre una su cinquanta è vegana (vale a dire rifiuta tutti i cibi di origine animale, compresi i loro derivati). Secondo un ritratto tracciato da una recente indagine Gfk Eurisko, il vegano vive soprattutto nel Nord-Ovest (36%), abita in grandi città (13%), occupa posizioni dirigenziali (25%) ed è una donna (58%), tra i 45 e i 54 anni (28%), solitamente in possesso di una laurea (17%).

Nel programma a Expo due gli appuntamenti. Nello spazio di Identità Golose dialogheranno, a partire dalle 15.30, gli chef Davide Oldani, Mark Moriarty e Pietro Leemann. Poi una conferenza su ambientalismo e cucina vegetariana del professor Carlo Modonesi dell’università di Parma e due cene a quattro mani a cura di Mark Moriarty, S.Pellegrino Young Chef 2015, e Pietro Leemann (19.30 e 21.00, 75€). Il programma sarà introdotto da Paolo Marchi, fondatore di Identità Golose e Clement Vachon, Responsabile delle Relazioni Internazionali di Sanpellegrino.

Il secondo appuntamento, sempre il 15 settembre, si terrà presso lo Slow Food Theater: alle 13.30 una tavola rotonda dal titolo: “Alimentazione vegetariana e spiritualità. L’importanza della scelta del cibo per una dimensione olistica della vita”, per avere una panoramica del valore che ogni credo attribuisce alla scelta di come alimentarsi. Tra gli ospiti il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini e poi Luca Bressan (vicario episcopale della Diocesi di Milano – Chiesa cattolica), Paljin Tulku Rinpoche (lama del centro studi tibetani Mandala), Marco Ferrini, presidente del Centro Studi Bhaktivedanta, Gabriele Eschenazi, fondatore di The Vegetarian Chance per il vegetarianismo nel mondo ebraico, Piero Sardo, presidente della Fondazione per la Biodiversità di Slow Food, Simone Molteni, direttore scientifico di Life Gate.

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