Da circa un mese nel Regno Unito frutta e verdura fresche vengono prescritte alle famiglie a basso reddito nell'ambito di una sperimentazione che mira a contrastare la crescita della fame e delle disuguaglianze di salute legate alla povertà e all'incremento del costo della vita. E' quanto riferisce il quotidiano inglese The Guardian, precisando che circa 120 persone affette da malattie croniche che vivono in due dei quartieri più poveri di Londra ricevono ogni settimana dei buoni da spendere in generi alimentari freschi, nell'ambito di un progetto di 250mila sterline.
I buoni – del valore massimo di 8 sterline a settimana, con un'aggiunta di 2 sterline per ogni bambino della famiglia – sono stati assegnati ai partecipanti individuati dal personale del Servizio sanitario nazionale in due progetti, il centro Bromley by Bow di Tower Hamlets (a est di Londra) e il Progetto Beacon di Lambeth (sobborgo nel centro della capitale inglese).
Pericolo recessione nutrizionale
L'iniziativa, che è stata avviata il mese scorso e durerà nove mesi, è stata pensata in seguito all'aumento dell'insicurezza alimentare e all'evidenza che l'impennata dei costi dei generi alimentari impedisce alle persone di acquistare alimenti sani. Il tutto con due gravi conseguenze: da una parte, una recessione nutrizionale nelle famiglie a basso reddito e, dall'altra parte, il dilagare di condizioni come l'obesità, il diabete e l'ipertensione.
I primi feedback dei partecipanti sono positivi: i genitori, infatti, sono messi nelle condizioni di riequilibrare le loro diete familiari e di proporre ai bambini la frutta al posto di snack meno salutari. “Per noi fa una enorme differenza”, ha dichiarato a The Guardian Asia, genitore single con tre figli che vive a Tower Hamlets.
Prima della crisi del costo della vita, spendeva 20 sterline a settimana per frutta e verdura: i prodotti preferiti dalla famiglia erano patate dolci, cavoli, broccoli, kiwi e banane. Poi i prezzi degli alimenti hanno iniziato a salire alle stelle. “Abbiamo iniziato a mangiare di meno, in particolare molta meno frutta e verdura – ha aggiunto – Come si fa a dire ai propri figli che non possono mangiare la frutta? Ti rendi conto che le patatine e il cioccolato sono più economici. Non solo mangiavamo meno, ma non assumevamo abbastanza proteine o nutrienti e vitamina C. Sembrava che ci ammalassimo continuamente e fossimo sempre svogliati e con poche energie”.
Gli alimenti sani costano (devono costare) di più
In poche settimane, Asia, che beneficia del credito universale, ha dichiarato che i buoni da 12 sterline a settimana spesi in una bancarella di frutta e verdura a Tower Hamlets hanno aumentato il benessere generale della sua famiglia e alleggerito la pressione sulle sue finanze in difficoltà.
In effetti, patate e broccoli costano oltre sei volte di più per caloria rispetto al cioccolato e ad altri alimenti meno sani. A Tower Hamlets, il 56% dei bambini è in condizioni di povertà.
Co-finanziato dall'Alexandra Rose Charity e dalla sanità pubblica locale, il progetto intende dimostrare come sia possibile gestire la crisi della salute pubblica inglese legata all'alimentazione e di contribuire ad affrontare il problema dell'insicurezza alimentare.
Jonathan Pauling, direttore generale dell'associazione, ha dichiarato che se il programma si rivelerà efficace, la speranza è che i buoni per la frutta e la verdura vengano resi disponibili di routine nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. “Speriamo che questo renda più facile l'accesso a una dieta sana per le persone in difficoltà”, ha dichiarato.
Per Pauling l'idea è semplice: la frutta non è solo gustosa, ma anche una medicina efficace. Il Regno Unito deve affrontare una crisi sanitaria legata all'alimentazione che distrugge vite umane e costa miliardi al servizio sanitario nazionale. La frutta e la verdura sono un elisir naturale e vitale.
Sam Everington, medico di base a Bromley-by-Bow e presidente del gruppo di commissione clinica dell'NHS di Tower Hamlets, ha affermato che il servizio sanitario dovrebbe abbracciare tali programmi. “Quando mi sono formato più di 40 anni fa, il diabete di tipo 2 era una malattia degli anziani. Ora lo vediamo negli adolescenti. Gran parte del diabete è prevenibile con una dieta sana e un buon esercizio fisico regolare. Frutta e verdura dovrebbero far parte di ogni ricetta medica”.