24 aprile 2015

Frutta estiva. Apofruit lancia il progetto Extra

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Creare valore sulla frutta estiva: soprattutto per pesche e nettarine. Un mercato importante per l’Emilia Romagna e per Apofruit, una delle cooperative più rappresentative in Italia di questo segmento, con oramai ottimi sbocchi anche all’estero. Da dove partire? Dalla qualità, e non dalla quantità. “Innanzitutto – dichiara il direttore generale di Apofruit Ilenio Bastoni – abbiamo analizzato i dati di produzione ed il trend dei consumi della frutta estiva in Italia e in Europa, in particolare pesche, nettarine, albicocche e susine, che ogni anno di più fanno i conti con la concorrenza di altri Paesi europei, come la Spagna, la cui produzione aumenta benché i consumi siano in calo. Di contro in Emilia Romagna, purtroppo, le aree destinate alla frutticoltura estiva sono in costante calo”.

Il progetto lanciato da Apofruit, presentato in un incontro pubblico giovedì 23 aprile presso la Sala Consiliare Circoscrizione di Piangipane, frazione del comune di Ravenna, e rivolto alla sua base sociale, è stato ribattezzato Extra. “Punta ad elevare il livello qualitativo e gustativo di pesche e nettarine, la nostra principale produzione estiva. La caratteristica interessante di Extra è che premia i soci che conferiscono un prodotto di alta qualità con un prezzo di liquidazione sui calibri AA oltre superiore di almeno 25 cent/kg”.

Se il biologico, come sottolineato dallo stesso Bastoni, è un settore che consente di ottenenre buona redittività e nel quale Apofruit è oramai impegnata con successo da anni attraverso il marchio Almaverde Bio, l’obiettivo è ora rilanciare i consumi di frutta estiva. “È nostra intenzione – continua Bastoni – immettere sul mercato giorno per giorno prodotti al giusto grado di maturazione, pronti al consumo, senza farli transitare nelle celle frigorifere, confezionati con tecnologie dedicate e delicate, atte a preservarne le elevate caratteristiche organolettiche. Lanceremo anche una nuova confezione, un cartoncino da sei frutti, che identificherà questa nuova linea di prodotto e che ha inoltre lo scopo di preservare la qualità dei frutti poiché non verranno sovrapposti. A tutto questo si aggiunge il rinnovamento delle varietà già in atto da diverso tempo”.

Non solo mercato italiano, comunque, ma anche quello estero naturalmente, leva sempre più importante per l’ortofrutta italiana. Soprattutto i nuovi mercati come Emirati Arabi e Arabia Saudita, ricchi e che bene sopportano alti costi logistici e di trasporto. “Ad Hong Kong, ad esempio abbiamo avuto recentemente la disponibilità di una grande catena di distribuzione, cliente storica del nostro gruppo, ad inserire una linea di prodotti italiani ‘premium’ da consegnare via aerea” conclude il direttore generale.

Una nuova via per due frutti molto importanti come pesche e nettarine, che certo non stanno attraversando un periodo semplice, come dimostra la semi disastrosa compagna dello scorso anno, e che può invece prendere spunto dagli ottimi risultati ottenuti con le albicocche, come sottolinea questa volta il presidente Mirco Zanotti: “La nostra esperienza, sostenuta dai dati di produzione e vendita, ci mostra chiaramente che laddove la produzione si evolve dal punto di vista qualitativo, nonostante l’aumento delle superfici dedicate, cito ad esempio il trend delle albicocche, il valore alla produzione tiene in maniera interessante. Abbiamo intenzione di puntare con decisione su questa strategia anche per le altre specie, in particolare pesche e nettarine”.

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