21 gennaio 2019

Frutta secca, in calo l’export, stabile l’import

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L’elaborazione, da parte di Fruitimprese, dei dati Istat, rileva per il periodo gennaio – ottobre 2018 un calo dell’export di frutta secca, in termini di quantitativi, pari al – 12,1%, con un valore che è rimasto sostanzialmente stabile. Più nello specifico, nei primi dieci mesi del 2018 sono state esportate 58.253 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 66.270 tonnellate dell’analogo periodo del 2017. Il fatturato, invece, è rimasto pressoché invariato: 396,68 milioni di euro erano stati realizzati nel 2017, 395,45 milioni di euro nel 2018, con uno scarto quindi di solo il – 0,3%.

Sul fronte delle importazioni, la situazione è praticamente analoga a quella dell’anno precedente. Tra gennaio e ottobre 2018 sono stati importate infatti 170.847 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 171.942 tonnellate dello stesso periodo del 2017 (-0,6%). Quanto al valore, 863,14 milioni di euro è stato il fatturato del 2018, rispetto agli 882,74 milioni di euro del 2017 (-2,2%).

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, in ambito di export il fatturato è positivo solo per gli agrumi (+16%) e per la frutta tropicale (+1,6%), che evidenziano una netta ripresa anche in termini di quantitativi, rispettivamente con un +11,9 e un +16,8%. In calo, invece, il valore dell’export per la frutta fresca (-9%) e i legumi e ortaggi (-0,9%).

Nelle importazioni, invece, aumenta il fatturato della frutta fresca e della frutta tropicale (rispettivamente + 6,5% e + 2,3%), mentre cala il valore generato per legumi e ortaggi (-7,5%) e agrumi (-2,2%).

 

 

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