Nell’ambito dell’edizione 2017 del Congresso Mondiale di INC – International Nuts Council – svoltosi a Chennai, i produttori di frutta secca ed essiccata hanno previsto un andamento positivo per l’annata 2017/18, oltre a un sostenuto incremento delle aree di produzione.
“In particolare – rende noto Inc – è stata prevista per la stagione 2017/18 una produzione mondiale di frutta a guscio (mandorle, frutta a guscio dell’Amazzonia-Brasile, anacardi, nocciole, noci macadamia, noci pecan, pinoli, pistacchi e noci) di 4,2 milioni di tonnellate, il 25% in più della media dei dieci anni precedenti”. Si conferma quindi la crescita costante che l’intero comparto della frutta secca sta registrando già da una decina d’anni.
“Tenendo comunque in considerazione il fatto che sia ancora troppo presto per fare delle stime accurate – prosegue Inc – le nocciole (sgusciate) dovrebbero sperimentare la crescita più significativa, in aumento del 20% fino a 475.000 tonnellate, con la Turchia che produce il 70% del totale mondiale.
Viceversa, la produzione brasiliana di frutta a guscio dovrebbe precipitare almeno del 46% rispetto allo scorso anno. Si presume che la scarsità di precipitazioni degli ultimi due anni nella foresta amazzonica, da cui viene raccolta la frutta a guscio selvatica, sia la principale causa di questo drastico calo produttivo, che avrà ripercussioni a tutti i livelli sull’intera catena di fornitura. La produzione mondiale di arachidi nella stagione 2017/18 dovrebbe raggiungere le 42 milioni di tonnellate, il 2% in più rispetto alla stagione 2016/17, e il 16% in più rispetto alla precedente media decennale. Si calcola che Cina e India continueranno ad essere i produttori leader del settore, rappresentando rispettivamente il 39% e il 18% della produzione mondiale.
Si prevede poi che la produzione totale di frutta essiccata (datteri, albicocche essiccate, mirtilli rossi secchi dolcificati, fichi essiccati, prugne secche, uva passa, uva sultanina e ribes) della stagione 2017/18 raggiunga i 3 milioni di tonnellate: il 20% in più della precedente media decennale. Come nella scorsa stagione, le albicocche essiccate dovrebbero mostrare la crescita maggiore, del 35% rispetto al 2016/17, arrivando a 229.500 tonnellate, con la Turchia come produttore leader del settore (63% della produzione totale). La produzione di mirtilli rossi essiccati dolcificati dovrebbe anch’essa aumentare del 10%, fino a 200.300 tonnellate, il 79% delle quali prodotte negli Stati Uniti.
Nel complesso, la produzione di frutta a guscio e frutta essiccata dovrebbe continuare a crescere, per via dell’aumento della superficie destinata alla coltivazione di queste colture in tutto il mondo: in California e Spagna, le superfici destinate alla coltivazione di mandorle continuano ad aumentare, e in Australia si pianteranno 15.000 ettari ulteriori entro il 2018, secondo l’Almond Board australiano. La superficie destinata alla coltivazione di nocciole è in aumento in Italia, Georgia e Stati Uniti, e in quest'ultimo Paese l'aumento è stato di 12.000 ettari solo nel 2017.
I frutteti di noci macadamia sono in fase di rigenerazione in Australia, e in nuove aree sono realizzate fatte nuove piantagioni di dimensioni considerevoli. Le piantagioni in Sudafrica sono aumentate di altri 3.500 ettari nel 2016, e anche la Cina pianifica di raggiungere i 333.000 ettari entro il 2020. La superficie destinata alla coltivazione di pistacchio continua a crescere del 5-7% all'anno in California e Turchia, mentre quella destinata alla produzione di noci è aumentata del 30% negli ultimi 11 anni; in Cile ne dovrebbero essere piantate altri 10.000 ettari nei prossimi 5 anni. Le piantagioni di arachidi statunitensi dovrebbero aumentare invece di 24.000 ettari nel 2017. Anche il consumo di questi prodotti viene sostenuto da innovazioni nell'impiego di frutta a guscio e frutta secca in cucina, come ingredienti, merende o in nuove elaborazioni di salse, bevande, olii e creme spalmabili”.