24 settembre 2014

Gli ortaggi? Costano meno di un caffè

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Maggiore innovazione varietale e un’accentuata tracciabilità di filiera. Questa la ricetta per stuzzicare i consumatori, illustrata da Luciano Trentini del CSO di Ferrara nel corso del convegno “L’innovazione e la tracciabilità per una orticoltura sostenibile e di qualità”, durante la prima giornata della mostra internazionale Macfrut 2014 a Cesena. “Oggi una famiglia italiana spende in media 1 euro e 48 centesimi al giorno in prodotti ortofrutticoli, di cui 80 centesimi solo per ortaggi – ha argomentato Trentini, indicando quanto sia modesta tale spesa in proporzione al consumo di altri beni alimentari – Ancora, l’ortofrutta occupa il 3,5% della spesa di una famiglia media e il 23% della spesa alimentare.

Nel 2013, tra ortaggi e frutta, ogni nucleo ha acquistato 324 kg per un valore di 543 euro. Scorrendo il paniere dei beni più acquistati in vetta compaiono le patate, con una fetta del 19,1%, secondo posto per il pomodoro (14,7%), insalate (11,3%), zucchine (6,3%). Il prezzo più conveniente nell’ortofrutta si ritrova nell’ipermercato dove si attesta ad una media di 1,75 euro/kg”. Lo scenario macroeconomico parla di un incremento nella movimentazione delle merci nel campo degli ortaggi con importazioni europee in aumento, con un’avanzata preponderante dell’est europeo. Con la particolarità della zucchina, ha sottolineato Trentini, esportata per 27mila tonnellate per 38 milioni di euro a fronte di un import pari a 17mila t, nel 2013.

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