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12 settembre 2024

GlobalGap: Italia cruciale nella difesa della produzione

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Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, a distanza di sei anni è tornato il GlobalGap Summit, ospitato da Varsavia, presenti oltre 250 delegati e una significativa partecipazione italiana. 

Erano presenti Alessandro Dalpiaz, membro dell'Advisory Board di GlobalGap, Simona Rubbi e Chiara Bignami di Cso Italy, che coordinano il Gruppo nazionale di lavoro Italiano di GlobalGap.

È stata una due giorni intensa, con sessioni e incontri paralleli che hanno permesso di portare all’attenzione i punti più problematici degli standard Ifa e Grasp, che oggi sono ad un punto cruciale di implementazione.

L'attenzione è stata posta non solo sugli obiettivi di sicurezza alimentare ed ambientale, ma anche sulle implicazioni operative per le Organizzazioni, e per i produttori attraverso il ruolo degli organismi di controllo.

Il filo conduttore è stato definire un percorso che accomuni la parte produttiva e la distribuzione, in particolare attraverso l'uso di nuove tecnologie.

Positivi i riscontri ricevuti dalla delegazione italiana.

La direttrice generale Elmé Coetzer e altri membri dello staff hanno condiviso con grande disponibilità le proposte riguardanti i punti di miglioramento dello standard.

Le linee guida del Grasp V 2 sviluppate la scorsa primavera dal Gruppo di lavoro italiano stanno per essere rese ufficiali.

Sul tema delle acque e sul divieto della proprietà parallela, disposizioni che diverranno obbligatorie dal gennaio 2025, il gruppo italiano ha chiesto di verificare soluzioni adeguate puntando alla centralità del mondo produttivo organizzato.

"GlobalGap - riporta Alessandro Dalpiaz - rimane uno strumento centrale per il dialogo della produzione con il mondo della distribuzione e per fornire soluzioni adeguate al mercato. Certamente diversi passi vanno ancora fatti per rendere gli standard migliori in rapporto alle esigenze dei produttori, ma si percepisce oggi un’apertura nuova in tale direzione, che va incoraggiata con senso di responsabilità, partecipazione e professionalità".

"Il nostro gruppo nazionale di lavoro - dichiarano insieme Simona Rubbi e Chiara Bignami - è importantissimo per migliorare l’applicazione dello standard in Italia. Questo nostro ruolo è ulteriormente rafforzato dalla connessione con gli altri gruppi nazionali di lavoro come Belgio, Olanda, Francia, Spagna per un approccio condiviso”.

“È importante - sottolineano le due rappresentanti di Cso Italy - continuare su questa strada in maniera attiva e proattiva con proposte ben motivate. E con un po’ di pazienza i risultati si porteranno a casa. Si tratta di uno standard globale, ma la sua applicazione tiene conto della realtà e punta a migliorarla pur nelle diversità che la contraddistingue”.


Fonte: Cso Italy

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