L’edizione di ieri del Corriere della Sera ha dedicato un servizio alla frutta secca, nel quale emerge che alcune referenze sono le più indicate per consumare anche fuori pasto uno snack quanto mai salutare. In particolare, ad essere prese in esame nel servizio citato sono le mandorle e le prugne secche, per le loro numerose proprietà. Citando uno studio pubblicato dall’European Journal of Clinical Nutrition, il popolare quotidiano scrive: “…si è visto che l’aggiunta alla dieta abituale, per 4 settimane, di 40 grammi di mandorle (pari a 250 kcal) al giorno, riduceva il senso di fame al pasto successivo, soprattutto quando le mandorle venivano mangiate come fuori pasto. Insomma, l’aggiunta delle mandorle (alimento molto valido dal punto di vista nutrizionale per il contenuto di grassi “buoni”, vitamina E, fibra, proteine, magnesio) veniva compensato da una riduzione delle calorie assunte successivamente e, difatti, le calorie giornalmente introdotte dai partecipanti alla ricerca non aumentavano e neppure il loro peso”. Inoltre, per quanto riguarda le prugne essiccate, il Corriere cita un’altra ricerca, pubblicata sul “Journal of the American Dietetic Association”, durante la quale è stato proposto a una trentina di donne di mangiare per due settimane come fuori pasto delle prugne secche e, per altre due, biscotti leggeri con un apporto calorico analogo. “Con entrambi gli spuntini – scrive il Corriere – non si sono osservate variazioni di peso; tuttavia, rispetto ai biscotti, le prugne miglioravano la qualità della dieta (in particolare per i contenuti di potassio e fibra) e la funzionalità intestinale”. E Mariangela Rondanelli, professore di Scienze e tecniche dietetiche applicate all’Università di Pavia, spiega sempre nel servizio citato: “La scelta (degli snack fuori pasto, n.d.r.) deve essere variata nella settimana per soddisfare nel modo più ampio possibile i fabbisogni di tutti i nutrienti; perfetta, quindi, tutta la frutta fresca…da alternare alla frutta secca, alla frutta oleosa come noci, mandorle, nocciole e allo yogurt”.
27 novembre 2013
Il Corriere “consiglia” la frutta secca
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