15 ottobre 2013

Il mercato ortofrutticolo di Pescara a rischio chiusura

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«Il Centro Agroalimentare La Valle della Pescara non può e non deve morire, questa è l’unica certezza che abbiamo e occorre perpetrare tutte le possibili soluzioni affinché questo non avvenga». Così afferma in una nota la Confcommercio di Pescara in merito alla difficile situazione in cui versa il mercato ortofrutticolo della città che rischia, a breve, la chiusura. Come riporta il quotidiano on line PrimadaNoi.it i debiti accumulati sino ad ora sembrano portare a questa conclusione: «Nei giorni scorsi sono state staccate le linee telefoniche a causa di fatture non pagate, questa settimana sarà interrotta anche l’energia elettrica che provocherà il deterioramento di oltre 2 mila tonnellate di merce stivata nella centrale frigorifera per un valore di alcuni milioni di euro».

Eppure, secondo Confcommercio, a quasi dieci anni dall’apertura, avvenuta il 1 marzo del 2004, il mercato ha sviluppato numeri importanti: un volume d’affari annuo di circa 300 milioni di euro, 600 produttori agricoli abruzzesi, 20 grossisti con 200 dipendenti, 2 cooperative di facchinaggio con 80 dipendenti, 4 società di trasporto e soprattutto 2.000 clienti fra dettaglianti, grossisti, ambulanti e ristoratori. Da qui l’appello alla Regione Abruzzo che detiene il 77,4 % delle quote del Consorzio, affinché trovi una soluzione immediata per salvare quello che da Confcommercio viene definito come «un autentico gioiello abruzzese».

Tra le soluzioni auspicate quella che la Regione Abruzzo acquisti il mercato con un mutuo così come fatto a suo tempo con l’ex Cofa, precedente localizzazione del mercato, lasciando che siano poi i proventi della gestione a pagare le rate del mutuo.

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