Se l’etichetta è il primo punto di contatto con il consumatore, allora si può affermare che, secondo quanto rilevato dalla nona edizione del report dell’Osservatorio Immagino GS1 Italy, il settore ortofrutta sta facendo un buon lavoro in termini di comunicazione e informazione al cliente finale. In particolare, frutta e ortaggi confezionati sono molto chiari circa la composizione dell'imballaggio e circa la sua riciclabilità, agevolandone così il corretto smaltimento. Un altro ambito di osservazione dallo studio riguarda i cosiddetti superfruit, ossia prodotti o ingredienti ritenuti benefici tanto che, la loro presenza in etichetta, è in grado di stimolarne l'acquisto. Tra questi, la mandorla resta la portabandiera della categoria, ma a sorprendere sono le performance dell'avocado.
Che cos'è il report
Il report dell'Osservatorio è la sintesi di un lavoro di monitoraggio in cui sono incrociate le informazioni riportate sulle etichette dei prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni di Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media. In particolare, la nona edizione raccoglie i dati dell'anno 2020 ed è stata realizzata su una base di oltre 120mila prodotti di largo consumo i quali, a dicembre 2020, hanno sviluppato quasi 39 miliardi di euro di sell-out, pari all'82,6% di quanto venduto da ipermercati e supermercati nel mercato totale del largo consumo in Italia.
Sostenibilità e circolarità pagano
Secondo lo studio, sono sempre più numerosi i prodotti sulle cui etichette viene segnalato l'impegno delle aziende nel miglioramento dell'impatto ambientale lungo tutta la filiera: sono 24 i claim riconducibili al tema della sostenibilità. Un tema che cresce di pari passo con quello della circolarità: si tratta di informazioni che pagano: nel corso del 2020 sono aumentate le vendite dei prodotti che comunicano la riciclabilità del pack.
L'ortofrutta comunica il proprio packaging
Nel merito, oltre 36mila prodotti analizzati da Immagino forniscono esplicite indicazioni circa lo smaltimento delle confezioni: in oltre l’83% dei casi il pack è totalmente o largamente riciclabile. Si tratta di una tendenza che registra un incremento dello 0,8 per cento. Diminuisce invece dello 0,4% l’incidenza delle referenze vendute in confezioni non riciclabili, scese al 5,3% della numerica totale. Analizzando la distribuzione nelle differenti aree merceologiche dei prodotti in cui viene maggiormente comunicata la riciclabilità, al primo posto della classifica c'è il freddo (surgelati). Segue l’ortofrutta, con il 46,4% delle referenze. Ma c'è di più: se è vero che la crescita della quota delle confezioni vendute su cui è comunicata la riciclabilità è stata trasversale a tutte le categorie, è altrettanto vero che a svettare è l’ortofrutta con il 63,9 per cento. Inoltre, nel 2020, l’ortofrutta si è confermata l’area merceologica in cui è stato maggiormente utilizzato il packaging monomateriale (74,9% delle referenze).
Mandorla e avocado superstar
Un altro ambito di osservazione di Immagino è il monitoraggio degli ingredienti/alimenti più diffusi in etichetta e più alto-vendenti. In vetta alla classifica si confermano ancora una volta le mandorle: la loro presenza è segnalata sui pack di 1.140 prodotti (l’1,5% del totale rilevato) per un giro d’affari pari all’1,2% del totale del paniere alimentare dell’Osservatorio. Rispetto all’anno precedente, nel 2020 le vendite dei prodotti che segnalano la presenza di mandorle sono aumentate del +3,5 per cento (+6,7% nel 2019). La mandorla è anche la portabandiera della famiglia dei superfruit, ingredienti ritenuti benefici. Si tratta di un aggregato di 2.223 referenze (2,9% del totale), per un giro di affari di oltre 608 milioni di euro, che nel 2020 ha continuato a espandersi, anche se con minor forza rispetto al 2019. Dopo le mandorle, il prodotto più importante di questa famiglia sono i mirtilli: segnalati sulle etichette di 735 prodotti hanno chiuso il 2020 con un calo del -1,2% delle vendite, penalizzati dal ridimensionamento dell’offerta (-6,3%) compensato solo in parte da una domanda in crescita (+5,1%). Il fenomeno del 2020 nel mondo dei superfruit è però l’avocado: cresce il sell-out del +67,4%, trainato dalla forte domanda (+51,2%). Ad essere acquistati sono sia il frutto tal quale, sia le salse e i sughi in cui è usato come ingrediente.