05 marzo 2021

“Il reparto ortofrutta è il biglietto da visita della Gdo”

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Marco Santoro, direttore commerciale di Aweta Sistemi spa

“I segnali dei consumatori sono chiari – esordisce Marco Santoro, direttore commerciale di Aweta Sistemi spa – Da studi e statistiche emerge la richiesta sempre più spinta di frutta e verdura di qualità, in considerazione della crescente importanza che questi hanno assunto nell’alimentazione quotidiana. In questo scenario, il reparto ortofrutta assume quindi un ruolo strategico e identitario delle diverse catene di distribuzione, quasi come se fosse un vero e proprio biglietto da visita“.

Pertanto, al fine di fidelizzare il cliente, la qualità interna ed esterna del prodotto ortofrutticolo deve essere sempre garantita. Ed è qui che entrano in scena attori della filiera come Aweta, azienda che propone soluzioni innovative per la selezione e il confezionamento di frutta e verdura.

Per dirla con le parole di Marco Santoro, Aweta riveste un ruolo di trait d'union tra il produttore e il consumatore: “Le proprietà organolettiche del prodotto, per fare in modo che il consumatore rinnovi l’acquisto, devono essere costanti e invariate nel tempo, in questo modo manteniamo alte le aspettative del cliente. La nostra tecnologia va in questa direzione, perché contribuisce a rendere frutta e ortaggi più accessibili, abbordabili e disponibili“.

“L’obiettivo principale della nostra azienda – aggiunge – è sostenere le centrali ortofrutticole e, di conseguenza, tutta la filiera, nell’instaurare un nuovo rapporto di fiducia tra prodotto ortofrutticolo e consumatore, uscendo dalla bagarre del prezzo e della banalizzazione dell’offerta. La nostra arma è la tecnologia, capace di garantire la qualità del prodotto”.

Il consumatore chiede qualità

“La pandemia – prosegue il manager – ha portato con sé nuove esigenze e priorità, che si sono rispecchiate nei prodotti acquistati. Di sicuro si registra l’incremento del consumo di healthy-food, dunque di ortaggi e frutti, anche esotici. Il che si è tradotto, a sua volta, nella crescente richiesta, da parte del consumatore, di prodotti qualitativamente alti. Una tendenza già in atto da qualche anno, ma che ora è diventata ancor più stringente”.

Secondo il ragionamento di Santoro, la qualità dei prodotti, insieme al prezzo percepito, alla praticità e all’esperienza di acquisto mantengono in piedi la relazione tra consumatore e punto vendita: “Il consumatore – prosegue – alla vista di uno o più frutti danneggiati all’interno di una confezione potrebbe non procedere all’acquisto. Aweta, attraverso la tecnologia a supporto delle centrali ortofrutticole, contribuisce ad accrescere il rapporto di fiducia tra cliente e brand. E più in generale verso tutta la filiera ortofrutticola”.

Il riferimento è alla tecnologia Ultravision (sensore per il rilevamento di difetti esterni), in grado di valutare la qualità esterna dei prodotti ortofrutticoli, e a Inscan, che invece verifica la qualità interna dei frutti: “Grazie alle nostre tecnologie in continuo sviluppo – aggiunge Santoro – siamo impegnati in prima linea nella lotta allo spreco alimentare, in un’ottica di naturale connubio tra efficienza produttiva ed etica. Ultravision, in particolare, ha il compito di analizzare, e se necessario scartare, i frutti che presentano difetti esterni non conformi ai parametri richiesti dal mercato, a garanzia della bontà del prodotto. I frutti scartati, però, non vanno persi, ma reindirizzati verso altre filiere, per esempio quella della trasformazione”.

Innovazione e sostenibilità, i temi del futuro

Investimenti nella catena del freddo e digitalizzazione, secondo Santoro, sono i temi del futuro per la filiera ortofrutticola: “Il nostro compito è proporre macchine versatili, in modo da garantire ai nostri clienti soluzioni cucite su misura – puntualizza – La tecnologia sicuramente è un fattore importante nella selezione tra i prodotti sfusi e prodotti confezionati dell’ortofrutta, la qualità può essere gestita dall’innovazione tecnologica“.

Imballaggi sostenibili, la pandemia sposta i tempi

Nel ruolo di osservatore privilegiato – per le linee d’imballaggio Aweta fornisce soluzioni automatizzate per il confezionamento e per la palettizzazione a garantire efficientamento e razionalizzazione dei processi produttivi – Santoro esprime il suo punto di vista anche sul tema imballaggi. Secondo il manager, la situazione a oggi è la seguente: per il futuro l’obiettivo è e rimane quello di eliminare la plastica, ma è difficile, nella situazione contingente, stimare i tempi: “La pandemia ha sparigliato le carte – conclude – In questi mesi sono stati maggiormente acquistati i prodotti ortofrutticoli confezionati, ritenuti dal consumatore più sicuri. Oltretutto anche l’e-commerce favorisce il prodotto imballato e, pertanto, i tempi per l’eliminazione totale delle materie plastiche dal reparto ortofrutta non sono certi“. 

Per partecipare al webinar, in programma il 14 aprile (dalle 15.00 alle 16.30), è richiesta la pre-iscrizione a questo link.

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