08 novembre 2022

Imballaggi, vietati i monouso per gli ortofrutticoli

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Tempo di cambiamenti in materia di imballaggi. Il prossimo 30 novembre sarà infatti presentata dalla Commissione europea la bozza del nuovo regolamento, emendamento dell'attuale direttiva europea 94/62/Ce

Il regolamento europeo, per sua natura giuridica, una volta approvato dovrà essere adottato tout court da tutti gli stati membri, poiché immediatamente vincolante. In altre parole, non sarà necessario un recepimento specifico da parte dell'Italia. Ecco dunque che cosa potrebbe cambiare in tema di packaging nel reparto ortofrutta.

Dal 2030 solo imballaggi riciclabili

Il primo aspetto che vale la pena richiamare riguarda la riciclabilità degli imballaggi: tutti i packaging, dal 2030 in avanti, dovranno essere riciclabili. 

Quanto al contenuto minimo di riciclato recuperato da rifiuti di plastica post-consumo, se per le bottiglie monouso per bevande sarà del 50% da raggiungere entro il 2030 e del 65% nel 2040, leggermente più basso sarà il target per gli imballaggi in plastica sensibili al contatto, pari rispettivamente al 25% e al 50 per cento.

Per tutti gli altri imballaggi in materiale plastico il contenuto minimo parte dal 45% (2030) per arrivare comunque al 65% nel 2040.

I bollini per l'ortofrutta biodegradabili

Novità anche per quanto concerne gli imballaggi biodegradabili e compostabili, i quali saranno resi obbligatori entro due anni dall'entrata in vigore del regolamento per alcuni prodotti tra cui i bollini adesivi apposti su frutta e verdura e i sacchetti di plastica ultraleggeri.

Guerra all'over-packaging

La bozza del nuovo regolamento invita gli stati membri a ridurre i rifiuti di imballaggio pro capite del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040.

Per gli shopper dal 2025 viene fissato un limite di 40 sacchetti l'anno per persona, con possibilità di escludere dal novero gli ultraleggeri per sfusi o quando esigenze di igiene ne consiglino l'impiego.

Sono espressamente vietati alcuni formati tra cui gli imballi monouso per prodotti ortofrutticoli freschi, le confezioni in polistirene espanso per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari (escluso il pesce), gli imballaggi in plastica monouso per alimenti e bevande riempite e consumate all'interno dei locali nel settore Horeca. 

Le etichette ambientali

Il regolamento, se sarà approvato, introdurrà anche l'etichettatura ambientale degli imballaggi: composizione, riutilizzo e conferimento sono indicazioni che diventeranno obbligatorie, mentre il contenuto di riciclato resta volontario.

Il nuovo regolamento stabilirà infine restrizioni all'uso di sostanze pericolose, in particolare per piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente.

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