16 marzo 2020

Italia Ortofrutta e l’importanza strategica delle Op

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In un momento molto delicato per il Paese, e per il settore ortofrutticolo, l’Unione nazionale Italia Ortofrutta rimane vicina alle Organizzazioni di produttori (Op) e ai produttori associati nelle difficoltà che stanno vivendo.

Il presidente Gennaro Velardo esprime il proprio rammarico perché solo in questi momenti viene riconosciuta l’importanza e la strategicità del  settore. Dobbiamo essere consapevoli che siamo una parte fondamentale dell’economia italiana ribadisce Italia Ortofrutta ma, anche in momenti ordinari, “dobbiamo essere consapevoli della nostra importanza e ancora di più determinati a muoverci come sistema con alto senso di appartenenza per superare le difficoltà di cui parlavamo fino a qualche giorno fa. È necessario tornare a dare dignità alle nostre Op e ai nostri produttori affinché sia riconosciuto il giusto valore di quello che produciamo. Troppo spesso l’apprezzamento commerciale è inferiore ai costi di produzione”.

“Abbiamo predisposto un dettagliato documento per la ministra Teresa Bellanova elencando una serie di proposte per lenire tale situazione di difficoltà, ma anche per rilanciare il settore ortofrutticolo quando questa emergenza sarà finita”, dichiara Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta, che continua: “Abbiamo bisogno di lavorare anche per migliorare la reputazione e la visibilità delle Op ortofrutticole agli occhi del consumatore che oggi purtroppo non sempre riesce a identificare chiaramente al momento dell’acquisto chi si è impegnato per la produzione del cibo che sta comprando”.

Italia Ortofrutta lancia un appello ai consumatori e alla Distribuzione: “Scegliamo e preferiamo ortofrutta italiana! Non solo nei momenti di paura ma sempre. È un segno di civiltà di lungimiranza e di amor patrio riconoscere al mondo della produzione ortofrutticola il ruolo che svolge in termini di qualità, freschezza e di sicurezza alimentare non solo nei momenti in cui si ha paura di cosa si mangia. Anche se dovesse costare qualche centesimo in più è indispensabile riconoscere e valorizzare il nostro modo di produrre le nostre Op e i nostri produttori”, concludono Velardo e Falconi.

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