04 giugno 2014

La superiorità del mondo vegetale in cucina. Parola di Renè Redzepi

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Anche quest’anno si è saldamente confermato il miglior chef del mondo, quanto meno secondo la nota classifica “The World’s 50 Best Restaurants”. I tempi di prenotazione per sedersi ai tavoli del suo Noma di Cophenagen, come succedeva ai tempi anche per “El Bulli” di Ferran Adrià, sono oramai epocali, con liste di attesa infinite e richieste di prenotazione provenienti da tutto il mondo. È Renè Redzepi, 37 anni, danese di origini macedoni. Non certo una scoperta per i gourmet di tutto il mondo. È appena stato in Italia, in Piemonte, dove a Canale d’Alba, capitale del Roero, ha ricevuto il premio “Orti e frutteti. Un paesaggio di casa“, da sette anni assegnato a personalità – per esempio Antonio Santini, Michel Bras e Alain Ducasse – che con la loro cucina hanno valorizzato i cosiddetti paesaggi agrari.

Molti gli spunti che la giornata ha offerto ai presenti, e tra questi, non solo il suo amore per il mondo vegetale a 360°, già abbondantemente noto, quanto la decisione di rimuovere in futuro completamente carne e pesce dal suo menu. Il motivo? «Sono cresciuto a verdure, stufati di fagioli e insalate di pomodori. Non che al Noma si mangi quello oggi, ma il pensiero di fondo non è così distante. Per me non c’è dubbio che la ricchezza di aromi del regno vegetale sia di gran lunga superiore a quella che ti può regalare la carne di 2, 3 o 4 animali diversi» riporta l’articolo scritto dal giornalista Gabriele Zanatta sul sito di Identità Golose. Più o meno lo stesso di quanto ha affermato qualche giorno fa lo chef Pietro Leemann fa durante la presentazione del suo The vegetarian chance. Il futuro, quindi, secondo Redzepi, è vegetale al 100%. Quanto meno il suo. Una tendenza, però, che oramai si sta facendo strada con forza all’interno di molte delle cucine dei ristoranti più importanti del mondo.

Per approfondire l’argomento vi rimandiamo all’articolo di Identità Golose, diviso in due parti dal titolo “Redzepi, un re nel Roero”: prima parte, seconda parte.

Fonte foto: www.bonappetit.com

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