Nell’ambito del progetto anti-spreco Too Good To Go, Poste Italiane ha assunto un ruolo strategico, ossia gestire la complessa e rapida logistica che coinvolge direttamente i produttori e i consumatori finali.
Il servizio Too Good To Go
Too Good To Go è la app nata per permettere l’acquisto di cibo invenduto a scadenza ravvicinata da negozi e supermercati. In pratica, tramite un device, è possibile conoscere ed esplorare negozi e ristoranti di una determinata zona e opzionare una surprise bag, ossia una scatola contenente alimenti a prezzo molto vantaggioso.
Tra i fornitori il progetto include anche alcuni produttori, tra cui Fruttagel, Mutti, Polli, Sperlari, Cameo, Elah Dufour Novi, Eridania, Gruppo Bauli, Gruppo Montenegro, Riso Scotti. Ed è qui che entra in scena Poste Italiane.
Box dispensa
Il servizio offerto si chiama Box dispensa. In pratica, gli alimenti con scadenza ravvicinata, oppure quelli che per esempio sono stati etichettati male, sono ceduti dai produttori e nuovamente assemblati in singole box che, messa in vendita sulla app, solitamente a un prezzo pari al 50% rispetto a quello iniziale, arrivano al consumatore finale tramite il servizio logistico di Poste, che consegna entro due giorni.
Per ora il servizio è stato attivato in tremila Comuni italiani, coinvolge 53 industrie e 600 referenze. E ha portato alla consegna di 100mila box, salvando 565 tonnellate di cibo.
Poste Italiane punta sulla logistica
La partnership tra Too Good To Go e Poste Italiane svela un altro aspetto, e cioè che quest’ultima, come ha già riferito myfruit.it in passato, sta espandendo le sue attività nella logistica, settore che già presidia con Sda e Plurima. E non sono da escludersi ulteriori sviluppi in questo senso, visto che l’azienda ha preannunciato che, in concomitanza con la presentazione dei risultati relativi all’esercizio 2023, presenterà un nuovo piano industriale, che tra i diversi obiettivi avrà anche quello di consolidare la leadership del Gruppo nella logistica ed evolvere il modello di servizio.
