Trasportare la merce costa di più. Lato mare, la ripresa dei noli spot dei container avviata alla fine di ottobre 2023 prosegue anche nella seconda settimana di novembre, con tassi maggiori a quella precedente.
Lato strada, nel terzo trimestre del 2023 le tariffe dell’autotrasporto in Europa mostrano un aumento di quelle dei contratti, una decrescita di quelle dei viaggi spot.
Container: accelera la risalita tra Asia ed Europa
Secondo il Drewry container index l’indice globale è cresciuto del 7% rispetto alla settimana precedente. Le tariffe più alte si riscontrano nelle rotte (andata e ritorno) tra Cina ed Europa.
Il nolo medio tra Shanghai e Rotterdam è cresciuto del 21 per cento: in una settimana è passato da poco più di mille dollari a 1.270 per container da 40 piedi. Tra Shanghai e Genova l’aumento è dell’8 per cento: in sette giorni è passato da poco più di 1.350 dollari a 1.470.
Le tariffe crescono anche tra Cina e Stati Uniti: tra Shanghai e Los Angeles +5% (circa 2.290 dollari), tra Shanghai e New York +2% (circa 2.660 dollari).
Andamento negativo per le altre rotte rilevate dal Drewry container index: -1% tra Rotterdam e Shanghai (460 dollari) e -2% tra Los Angeles e Shanghai (circa 770 dollari). Decrescono anche le tariffe tra Ue e Usa: -1% tra Rotterdam e New York (circa 1.490 dollari) e -8% tra New York e Rotterdam (circa 600 dollari).
Autotrasporto: su i contratti, giù gli spot
Anche l’autotrasporto europeo, stando alla fotografia scattata da Upply, Transport Intelligence e Iru (l’Unione internazionale dei trasporti su strada), mostra segnali in ripresa: l’indice dei contratti è cresciuto, per la prima volta dal quarto trimestre 2022, di 1,4 punti sul secondo trimestre 2023, anche se resta leggermente in rosso (-0,4 punti) su base annua.
L’indice spot è invece sceso per il quarto trimestre consecutivo di 1,25 punti e portando la flessione annua a 14,8 punti.
Per il prossimo futuro si prevede un aumento dei costi per l’autotrasporto internazionale, trainato anche dall’incremento dei pedaggi in Germania, che potrebbero aumentare oltre l’80 per cento. I noli potrebbero continuare a crescere nel prossimo trimestre e pure nel 2024, perché altri Paesi europei prevedono di aumentare i pedaggi per i tir.