In Sicilia, la produzione 2016 di mandorle dovrebbe essere notevole, a causa dello scorso inverno che è stato piuttosto mite. Le scarse piogge, tuttavia, hanno fatto sì che le pezzature siano in molti casi inferiori allo scorso anno. C’è poi preoccupazione anche per i prezzi, che vista la situazione potrebbero subire una flessione. E’ intervenuto allora sull’argomento Antonio Scacco, presidente del Consorzio della mandorla di Avola, il quale tramite una dichiarazione all’Ansa ha invitato i produttori a non vendere le mandorle a meno di 2 euro al chilo.
“Le previsioni del 2016 – ha detto infatti Scacco all’Ansa – indicano una notevole produzione di mandorle nel nostro territorio. La mitezza dell’inverno ha consentito, infatti, che i mandorleti trasformassero in frutti gran parte dell’intensa fioritura. A causa delle scarse piogge, le mandorle si presentano in molti casi di pezzatura inferiore allo scorso anno e già pronte per essere raccolte. Per evitare che questa situazione possa determinare un abbassamento del prezzo ai produttori – prosegue Scacco – l’invito del Consorzio è di non vendere il prodotto in questa fase a meno di due euro al chilo, prezzo peraltro al di sotto delle quotazioni del 2015. Va sottolineato che ogni anno, nella fase iniziale, agisce come causa di ribasso la presenza dei cosiddetti “raccoglitori”, che puntano purtroppo a recuperare rapidamente solo i loro costi di raccolta e non certo, come nel caso delle aziende agricole, i costi complessivi della produzione”.
Il Consorzio di tutela e miglioramento della filiera Mandorla di Avola è nato nel 2000 per iniziativa di produttori, commercianti, aziende confettiere e dolciarie che utilizzano mandorla d’Avola. Per tutelare il prodotto e i consumatori è stato registrato nel 2006 il Marchio Collettivo, che attraverso disciplinari di produzione garantisce il controllo della qualità delle produzioni con Mandorla di Avola.