Secondo il presidente del Consorzio della mandorla d’Avola, dottor Antonio Scacco, nel 2018 la produzione di mandorle d’Avola sarà superiore rispetto al 2017, che a sua volta è stato assai scarso rispetto alla media. “La mitezza dell’inverno ha consentito – spiegano dal Consorzio – che i mandorleti trasformassero in frutti gran parte della fioritura”. Per evitare che questa situazione possa determinare un abbassamento del prezzo ai produttori, lo stesso presidente del Consorzio ha lanciato un appello a tutti i mandorlicoltori.
“Ogni anno, nella fase iniziale della raccolta – spiega Scacco – agisce come causa di ribasso la presenza dei cosiddetti “raccoglitori”, che puntano purtroppo a recuperare rapidamente solo i loro costi di raccolta e non certo, come nel caso delle aziende agricole, i costi complessivi della produzione. Il mio invito è, pertanto, di non vendere in questa fase le mandorle in guscio sotto i 2 euro al chilo, che rappresentano il punto di partenza minimo per la mandorla di Avola. Per questo, non bisogna precipitarsi a vendere, ma attendere che la situazione si stabilizzi su quotazioni che rispettino il lavoro dei produttori. Dal canto nostro, come Consorzio, siamo impegnati a promuovere e a rilanciare al massimo il consumo della nostra mandorla con programmi congiunti tra produttori e aziende commerciali, specie nell’uso dietetico e nel settore della pasticceria di qualità, dove si stanno aprendo importanti mercati a livello nazionale e internazionale. In questo senso – ha concluso il presidente – daremo avvio nei prossimi giorni ad una forte campagna di adesione dei produttori al Consorzio, che rappresenta un indispensabile strumento associativo di difesa e sviluppo dell’intera filiera del settore mandorlicolo della Sicilia orientale”.