C’è una piacevole novità per la Mandorla di Toritto, prodotto tipico di questo comune in provincia di Bari, già inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e già presidio Slow Food. Nei giorni scorsi, infatti, ha preso il via l’iter burocratico per ricevere il riconoscimento della DOP, Denominazione di Origine Protetta. A darne notizia è stato il quotidiano on line “I like Puglia”.
Già un paio di anni fa, sulla Gazzetta del Mezzogiorno si descriveva la Mandorla di Toritto come un “pregiato frutto che si raccoglie tra agosto, settembre e metà ottobre. Nell’alta pasticceria è la protagonista esclusiva, utilizzata specie per realizzare la pasta reale e importanti scenografie dolciarie. Nell’agro della pre Murgia barese, a Toritto, si sviluppano le colture autoctone che portano il nome di antichi cittadini torittesi. Le principali sono la “Antonio De Vito”, la “Genco” e la “Filippo Cea” (di cui sopravvive la “pianta madre” in contrada Matine di Toritto). Quest’ultima, è ancora molto diffusa. La mandorla, infine, è utilizzata anche dai produttori di torrone e confetti, può essere gustata tostata al naturale. Insomma, un prodotto povero, ma di alta qualità nutrizionale… La mandorla di Toritto ha conosciuto negli ultimi anni una grande affermazione nei circuiti della migliore gastronomia italiana ed internazionale: protagonista di questo successo è stato il Presidio di Slow Food “Mandorla di Toritto”, promosso da Emilia D’urso”.
Ora, è iniziato quindi il procedimento per ottenere la DOP, che significherebbe di fatto un riconoscimento a livello europeo per questa tipicità “made in Puglia”.