Le mandorle possono rivelarsi ideali anche per mantenere la linea. Di primo acchito, ciò potrebbe apparire alquanto insolito, dal momento che si tratta di un alimento che sviluppa 600 chilocalorie all’etto. Tuttavia, uno studio appena pubblicato sulla rivista specializzata The Journal of Nutrition, si afferma proprio che le mandorle possono essere molto funzionali anche per mantenere il peso forma.
La ricerca è stata condotta dalla Purdue University di West Lafayette, in Indiana. Qui, 86 soggetti in sovrappeso od obesi hanno seguito due diete ipocaloriche, uguali come apporto energetico, ma o con mandorle (15% delle calorie totali, in media 38 grammi al giorno) o senza. Dopo tre mesi, in entrambi i gruppi si è registrata una perdita di peso, ma la riduzione del grasso totale è stata superiore di circa 1 chilo nelle persone del gruppo che avevano seguito la dieta alle mandorle. Il medesimo gruppo ha anche registrato una perdita più consistente di grasso viscerale, che è il più pericoloso perché associato al rischio di patologie cardiache.
Tra le ipotesi per spiegare questo risultato vi è proprio quella dell’elevato contenuto di grassi insaturi delle mandorle, che a fronte di una restrizione calorica aumenterebbero l’ossidazione dei grassi, a partire dalla riduzione del grasso viscerale. Mariangela Rondanelli, professore di Scienze e tecniche dietetiche applicate dell’Università di Pavia, ha spiegato al Corriere della Sera: “Oltre a questo possibile ruolo degli acidi grassi insaturi, anche l’elevato contenuto di fibra e di proteine delle mandorle potrebbe contribuire a spiegare il risultato. Fibra e proteine, infatti, possono aiutare ad aumentare il senso di sazietà. Inoltre, grazie a magnesio e fosforo, a tirosina e triptofano, tutte sostanze ben rappresentate nelle mandorle, vi può essere anche un miglioramento del tono dell’umore che aiuta l’aderenza alla dieta. E anche se queste osservazioni vanno confermate, bisogna ricordare che la frutta secca oleosa è fra gli alimenti maggiormente rivalutati dalla recente ricerca specie per il possibile ruolo protettivo nei confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori”.
