E chi ha detto che la mortadella deve essere “classica” e non ai pistacchi? Anzi, la tendenza in atto, specialmente all’estero, sembrerebbe proprio dimostrare il contrario. A intervenire a riguardo è Stefania Segata, responsabile marketing di Segata spa, azienda trentina attiva dal 1956 nella produzione artigianale di salumi e nella lavorazione di diversi tipi di carne, dalle suine, alle bovine, alle equine. “Siamo produttori di Mortadella Bologna Igp – ha spiegato Stefania Segata durante Cibus 2014, il salone internazionale dell’alimentazione di qualità in corso a Parma fino a domani – e anche di mortadella al pistacchio. I nostri pistacchi hanno diversa provenienza, da quella siciliana a quella estera. Devo dire che se in Italia la mortadella al pistacchio generalmente piace, soprattutto nelle regioni meridionali, all’estero è ancor più apprezzata. Praticamente, vogliono solo quella”. Segata spa partecipa quest’anno per la prima volta nella sua storia a Cibus. L’azienda, che produce tra l’altro 12.000 baffe di speck alla settimana, sta lanciando anche un prosciutto crudo del Trentino partendo dal taglio dello speck, ma facendo poi seguire alla carne i normali step che richiede la produzione del prosciutto. “Crediamo peraltro – conclude Stefania Segata – che il fatto di operare in un contesto naturale come quello in cui si trova la nostra azienda sia senz’altro un valore aggiunto per i nostri prodotti”.
06 maggio 2014
Mortadella, all’estero la vogliono solo ai pistacchi
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