03 novembre 2023

Nocciola Piemonte Igp: il punto sull’annata 2023

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A poche settimane dal termine della raccolta della Nocciola Piemonte Igp, la presidente del Consorzio, Isabella Ciattino, fa con myfruit.it il punto della situazione.

“Abbiamo avuto  una campagna molto difficile – spiega – Purtroppo, le previsioni di fatte a inizio campagna si sono rivelate esatte. Rispetto a un’annata normale, infatti, abbiamo raccolto tra il 30 e il 40% in meno di prodotto. Oltre al maltempo della scorsa primavera, che non ha favorito l’allegagione, sono state determinanti per questo risultato anche le grandinate che abbiamo subito in alcune aree chiave, come nella stessa Cortemilia”.

Problemi si registrano anche sul fronte qualitativo. Prosegue infatti Ciattino: “Chi ha raccolto prima delle piogge di fine agosto ha portato a casa, in linea generale, una buona qualità del prodotto. Le nocciole che invece sono state raccolte dopo le piogge hanno presentato diversi problemi di marciume, perché esposte a un’umidità eccessiva. E’ stato quindi necessario un lungo quanto complicato lavoro di selezione”.

Per quanto riguarda i prezzi c’è una moderata soddisfazione, visto l’andamento generale. “Le quotazioni – riprende Ciattino – si attestano sui livelli dello scorso anno, ovvero tra i 7,30 e i 7,50 euro punto resa. Considerando che non stiamo parlando di una delle nostre migliori annate, possiamo dire che i listini sono in linea con le attese e risentono appunto dell’aspetto qualitativo del prodotto”.

Le buone notizie riguardano da un lato la cimice, dall’altro – e soprattutto – la denominazione. Contrariamente a quanto avvenuto in altre importanti regioni corilicole, in primis nel Lazio, Ciattino ha infatti confermato che “la situazione in Piemonte è sotto controllo. Non che il problema non ci sia, ma riusciamo a contenerlo”. Per quanto riguarda invece la domanda, la presidente del Consorzio conclude: “La Nocciola Piemonte Igp continua a essere richiesta e apprezzata in tutto il mondo, proprio per le sue uniche caratteristiche intrinseche. Come Consorzio, continuiamo a lavorare per difenderne la reputazione e la qualità. Si tratta tra l’altro di una Igp particolarmente sentita in tutto il nostro territorio; basti pensare che, a fronte dei 28mila ettari di noccioleti presenti in regione,  l’80% è certificato”.

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