E’ nato a Corchiano (VT) un comitato tecnico tra i produttori di nocciole, “con l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto con tutti gli attori della filiera e interpretare finalmente un ruolo più da protagonisti che da comparse”.
A comunicarlo in una nota sono stati gli stessi protagonisti di questa iniziativa, che spiegano: “Dopo il successo della coltivazione del nocciolo con il “metodo consapevole”, gli agricoltori di Corchiano s’interrogano sul futuro della nocciola nel nostro territorio. Nella passata stagione, infatti, l’applicazione allargata del metodo di agricoltura consapevole ha ridotto drasticamente l’uso dei trattamenti fitosanitari e quasi annullato il ricorso a pesticidi ed erbicidi. Trattamenti che sono stati ben sostituiti dalla “lotta guidata” e da quella “integrata” ai parassiti del nocciolo, attraverso interventi biologici o meccanici tradizionali e da trattamenti con prodotti selettivi o sinergici a bassissimo impatto ambientale. Questo risultato straordinario, oltre che a salvaguardare l’ambiente e il territorio, ha prodotto una nocciola di elevata qualità e di totale sicurezza alimentare. Dalla discussione ampia e a tratti anche animata dei produttori presenti in assemblea – prosegue la nota – emergono però alcune domande critiche che non hanno trovato risposta:
- perché oggi il nostro sforzo consapevole di produrre una “nocciola tonda gentile romana” di altissime qualità organolettiche unite alla garanzia sulla sicurezza alimentare non è premiato dal mercato, anzi in questo momento il prezzo è addirittura inferiore a quello della nocciola turca?
- Com’è possibile che negli ultimi anni il prezzo della nocciola sia fissato e comunicato solo dopo che la maggior parte dei produttori ha iniziato la consegna del prodotto?
- perché i grossisti locali non aprono annualmente un confronto ampio e trasparente, con i produttori e le loro associazioni, sulle regole di calcolo delle diverse classi di resa delle nocciole, classi che impattano fortemente sul prezzo finale?
Al fine di dare risposte a queste domande, l’assemblea dei produttori ha deliberato la costituzione di un comitato tecnico, con l’obiettivo di aprire un tavolo di confronto con tutti gli attori della filiera e interpretare finalmente un ruolo più da protagonisti che da comparse”.
