Anche dagli scarti della lavorazione delle nocciole e delle mandorle può nascere carta per diversi usi, che vanno dalle brochure alle shopper, dai cartellini al packaging. E’ questa la grande novità presentata all’ultima edizione del Luxe Pack del Principato di Monaco, la fiera internazionale del packaging design svoltasi nei giorni scorsi al Grimaldi Forum di Montecarlo. A presentare l’innovazione è stata la Favini srl, storica azienda italiana attiva nel settore della carta. L’inedita gamma, ribattezzata Crush per il procedimento che occorre a ottenere le fibre dagli scarti di lavorazione agroindustriale, prevede carte in 7 diverse tonalità, derivanti da altrettante materie prime. Alle già citate nocciole e mandorle, si aggiungono infatti anche mais, agrumi, kiwi, olive e caffé. “La nuova carta – spiega la rivista di settore Metaprintart – è certificata FSC, realizzata con 100% energia verde autoprodotta e contiene il 30% di fibra riciclata post consumo. Lo sviluppo della nuova gamma ecologica è la naturale evoluzione dell’esperienza acquisita da Favini con la produzione di Shiro Alga Carta, la carta brevettata Favini prodotta con le alghe in eccesso degli ambienti lagunari a rischio”.
31 ottobre 2012
Nocciole e mandorle, un futuro nella carta?
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