30 novembre 2016

Nocciole, è polemica sulla denominazione “Langhe”

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Il paradosso che in tanti paventavano ora è certezza: la denominazione “Langhe” potrà essere utilizzata per le nocciole di varietà Tonda Gentile piantate ovunque in Italia, tranne che nelle…Langhe. Il Ministero per le Politiche Agricole infatti, in accordo con le Regioni, ha approvato il Registro nazionale delle varietà di piante da frutto, dove è stata ufficialmente iscritta la “Tonda Gentile Langhe”. I produttori corilicoli di quest’area, tuttavia, hanno dovuto rinunciare a tale denominazione per vedersi riconosciuta la “Nocciola Piemonte Igp”, che seppure prodotta nelle Langhe e con la varietà Tonda Gentile, non fa alcun riferimento a quest’area collinare del Piemonte.

Che qualche cosa in questo senso potesse andare storto, era nell'aria già da tempo. “Nella primavera scorsa – spiega sul quotidiano “La Stampa” l’eurodeputato Alberto Cirio – avevamo denunciato con forza che in questo registro il nome Langhe non poteva essere associato a una pianta. Se leggo Langhe penso a un prodotto che arriva da una precisa area geografica e non coltivato in tutto il Paese. Una decisione che va contro anche la normativa europea, che vieta l’uso di dizioni ambigue come i nomi geografici propri, perché possono indurre in errore. Uno schiaffo al territorio…Hanno già preso tutto alla nostra terra, non ci porteranno via anche il nome – prosegue Cirio -. Nelle prossime ore denuncerò formalmente il Governo italiano all’Unione europea per violazione della normativa Ue in materia di origine dei prodotti agricoli… Dall’altra parte il viceministro delle politiche agricole, Andrea Olivero, sempre su “La Stampa” ha replicato: “Per usare le parole dell’europarlamentare Cirio, sono allibito per le sue dichiarazioni in merito alla vicenda della “Tonda Gentile delle Langhe”. In tutte le occasioni ho ribadito che il ministero avrebbe rinunciato a iscrivere tale denominazione, da sempre utilizzata su tutto il territorio nazionale, solo quando avessimo avuto la certezza che in nessuna parte del mondo potesse essere legalmente adottata. L’europarlamentare Cirio ci aiuti a tutelare in sede europea le nostre prerogative e a convincere i Paesi che oggi utilizzano il toponimo Langhe a rinunciarvi piuttosto che fare inutili polemiche”.

 

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