Con le nuove norme per la gestione dei rifiuti, previste nel cosiddetto decreto “Salva Italia” (convertito con modificazioni nella legge 214/2011) e che entreranno in vigore dal 1° del 2013, il nuovo tributo comunale, Res (Rifiuti e Servizi), che sostituisce gli attuali Tarsu, Tia1 e Tia2, farà sì che il costo per il servizio urbano dei rifiuti subirà rincari nell’ordine del 290% e per alcune attività incrementi superiori al 400%, come per la ristorazione o, addirittura, del 600% per l’ortofrutta. Questo nuovo tributo dovrà essere corrisposto da chiunque possegga o detenga, a qualsiasi titolo, locali o aree scoperte suscettibili a produrre rifiuti. Il nuovo tributo comprende, oltre alla quota ambientale per lo smaltimento dei rifiuti, anche una quota “servizi” per la sicurezza, l'illuminazione e la gestione delle strade. Secondo le simulazioni di Confcommercio, presentate dal Responsabile settore Ambiente e Utilities, Pierpaolo Masciocchi, un negozio di ortofrutta, per esempio, di 200 metri quadri, passerebbe da 401,35 euro a 3038, 40 euro. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha inviato una lettera al ministro dell'Ambiente Clini chiedendo in prima istanza la sospensione fino al 1° gennaio 2014 del nuovo tributo. Sangalli, inoltre, chiede che sia avviato un tavolo tecnico di lavoro che coinvolga esponenti delle principali associazioni di categoria, “affinché siano rideterminati i criteri per l'individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti, per la rideterminazione della tariffa e per la ripartizione tra quota fissa e variabile e tra componente domestica e non domestica”.
25 novembre 2012
Nuova Res. + 600% per i negozi di ortofrutta
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