Consumi e consumatori

05 ottobre 2024

Ortofrutta, la narrazione ora va al consumatore

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La narrazione nel settore ortofrutticolo sta cambiando radicalmente. E aziende come Vog, Orsero e Dole stanno dimostrando come l'orientamento verso il consumatore possa trasformare la comunicazione in un potente strumento per costruire relazioni significative. E durature.

Attraverso strategie mirate e coinvolgenti, infatti, queste e altre aziende non solo promuovono i loro prodotti ma contribuiscono a creare una cultura alimentare più consapevole, e attenta al benessere. Come? Coinvolgendo in modo esplicito e diretto il pubblico.

Marlene, viaggio gourmet nella tradizione

Con l'arrivo dell'autunno, in vista del 30esimo anniversario del brand nel 2025, Marlene ha avviato una nuova campagna che celebra l'arte e l'ispirazione. 

Se il claim "Figlia delle Alpi" raccontava l'origine delle mele Marlene e il tema delle stagioni approfondiva il lavoro nei meleti, comunicando la disponibilità del prodotto per 12 mesi l’anno, l’esperienza culinaria ha messo il consumatore al centro, invitandolo a immergersi nel mondo gourmet della mela. 

Un esempio di coinvolgimento diretto dei consumatori con il contest “Esperienza Culinaria 2.0”, che ha visto la partecipazione di oltre 80mila persone da 19 paesi. Le cinque vincitrici hanno avuto l'opportunità di cucinare con lo chef tre stelle Michelin Norbert Niederkofler, trasformando le loro ricette in un evento gourmet.


“La narrazione di Marlene mette il consumatore al centro, invitandolo a scoprire il mondo che sta dietro a un frutto come la mela e le meraviglie e i sapori del nostro territorio - commenta Hannes Tauber, responsabile marketing di Vog Home of apples – Grazie alle diverse varietà e a un assortimento disponibile per 12 mesi l’anno, la Figlia delle Alpi è la mela giusta per dare sempre nuove ispirazioni al pubblico italiano e internazionale”.

La campagna autunnale prevede anche un ritorno in Tv e una forte presenza sui social media, con un focus sul viaggio culinario e sulla Ruota degli Aromi. Inoltre, Marlene® si impegna a promuovere uno stile di vita attivo attraverso sponsorizzazioni sportive che spaziano dal calcio al biathlon. In Italia, Marlene rinnova inoltre la collaborazione con Chef in Camicia, una delle principali piattaforme italiane dedicate alla cucina, e con il servizio di corsi on demand Academia TV.

Una strategia multicanale che mira a stimolare i consumatori a esplorare i temi distintivi del marchio e a supportare i partner commerciali nel presentare la categoria mela.

Orsero: strategia e comunicazione focalizzate

Orsero adotta un approccio strategico alla comunicazione e al marketing, puntando sul valore della marca come driver di scelta per il consumatore finale. L'azienda si impegna a instaurare un dialogo solido e onesto con il pubblico, studiando ogni prodotto per accompagnare il processo decisionale del cliente finale e massimizzare il supporto offerto alla forza vendite. 

La comunicazione di Orsero si distingue per un linguaggio fresco e ironico, con rubriche come “Buongiornissimo” – vademecum in chiave ironica su come introdurre la frutta a colazione – e “Hungry games”, video ricette che rendono cucinare la frutta divertente come giocare a un video game. 

Il punto in più? Un servizio di customer care pre- e post-acquisto che risponde a dubbi, richieste di ulteriori informazioni e curiosità in modo puntuale e personale.


Il mondo della frutta raccolto in un nome”: è il claim della campagna multisoggetto di Orsero che nel 2024 ha per protagonisti i frutti di bosco, che con i loro colori allegri e appetitosi raccontano la nuova joint venture tra Orsero e Molari: I Frutti di Gil.

"Quando abbiamo lanciato il nostro progetto di filiera dedicato ai berries, abbiamo previsto attività studiate per la Gdo, come la limited edition Dillo con i frutti di bosco, e altre ad hoc per il normal trade, come le azioni di promozione per i fruttivendoli in programma a maggio - ricorda Silvia Balconi, responsabile comunicazione Orsero - Abbiamo comunicato la nostra passione per i frutti di bosco anche con una campagna adv concentrata su stampa e web e con contenuti social dedicati. I berries sono frutti moderni, si prestano a una comunicazione altrettanto moderna e, perché no, anche un po’ fuori dagli schemi".

Intanto, Orsero si impegna pure a educare i consumatori sull'importanza della sostenibilità e della circolarità delle confezioni. Le attività di degustazione nei punti vendita sono progettate per enfatizzare le virtù dei prodotti e coinvolgere direttamente i clienti.

Dole: valorizzare la frutta come stile di vita

Dole ha una missione chiara: valorizzare la frutta non solo come fonte di nutrienti essenziali ma anche come esperienza che coniuga gusto, gioia e benessere. Ogni frutto, con la sua dolcezza naturale, nutre il corpo e ricarica la mente, trasformando ogni morso in un momento di allegria e vitalità.

L'azienda punta a rendere il consumo di frutta un’abitudine quotidiana e parte di uno stile di vita dinamico, incoraggiando i consumatori a considerarla non solo un alimento da fine pasto da consumare per imposizione, ma uno spuntino gustoso adatto a ogni momento della giornata. In casa, “on the go” e come ingrediente versatile in grado di conferire un tocco speciale in cucina.  


"Per raggiungere questo obiettivo, Dole sostiene eventi sportivi come maratone e gare di nuoto e anche piccole manifestazioni locali, creando un legame tra l’energia della frutta e i valori dello sport - spiega Cristina Bambini, responsabile marketing di Dole Italia - Attraverso sponsorizzazioni in discipline come triathlon, calcio e il basket, comunichiamo l'importanza di uno stile di vita sano in cui alimentazione equilibrata e attività fisica regolare si fondono per migliorare il benessere complessivo". 

La frutta è infatti l’alleata perfetta per chi pratica attività fisica, capace di offrire energia immediata e garantire un recupero rapido, grazie all’apporto di vitamine, minerali e altri preziosi nutrienti.

"La frutta è buona (gustosa e dolce naturalmente) e fa bene (fa restare in forma) e per questo mangiarla è divertente", conclude Cristina Bambini.

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