Sono numerosi i temi affrontati da Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, durante la diretta su Facebook di ieri pomeriggio (19 maggio). Dopo aver ricordato l'ingresso nel network del mercato di Treviso, ha esordito: “I mercati sono relegati a struttura locale, ma gli addetti ai lavori sanno che svolgono una rilevante funzione economica e sociale a livello nazionale“. Il riferimento è, anche, al ruolo di primo piano assunto durante l'emergenza coronavirus: nonostante le zone rosse, nonostante il lockdown di tutta Italia, ai consumatori è stato garantito l'approvvigionamento di prodotti ortofrutticoli (e non solo): “In questo periodo di emergenza il confronto tra le nostre 16 strutture è stato fondamentale: da un lato ci si è tranquillizzati vicendevolmente, dall'altro vi è stata una collaborazione fattiva che, grazie al continuo scambio di buone pratiche, ci ha permesso di acquistare insieme mascherine e termoscanner, nonché di delineare, insieme, i migliori comportamenti da adottare per far fronte a una situazione inedita e drammatica al tempo stesso”.
I mercati al centro dell'emergenza sanitaria
Il presidente ha ricordato anche il ruolo consulenziale, a livello europeo, assunto dall'Italia: “Siamo stati gli apripista di questo momento drammatico – ricorda – In questa emergenza però abbiamo dimostrato di non essere la “macchietta disorganizzata” che spesso si vuole dipingere ma, al contrario, abbiamo rivestito un ruolo centrale, confortando e consigliando sul da farsi gli altri paesi che ci hanno contattato, tra cui Francia, Spagna, Portogallo”.
Non solo. Proprio perché i mercati, causa coronavirus, sono loro malgrado saliti alla ribalta con quello degli animali di Wuhan, Italmercati si è trovata anche a dover rispondere ad alcune richieste a livello internazionale: “La Fao (Organizzazione delle nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura) – spiega – sta aprendo una finestra specifica sui mercati, e pertanto ci ha chiesto di stilare un elenco di quelle che sono a nostro avviso le buone pratiche igienico-sanitarie. Si tratta di un importante passo in avanti per innalzare il dibattito a livelli più elevati”.
La nuova Pac e Macfrut in versione digital
“Non voglio sminuire le dinamiche locali – puntualizza – ma ritengo che si debba iniziare a dialogare a livello nazionale ed europeo. Trovo assurdo che, nonostante i mercati rivestano un ruolo centrale nel settore agricolo, non beneficino di nessun pilastro della Politica agricola comunitaria (Pac)”. Per tale ragione, per fare massa critica, Italmercati ha sottoscritto, insieme ad altre organizzazioni analoghe di altri stati membri, un documento, ossia un cosiddetto position paper, in cui si chiede a Bruxelles, in vista della nuova Pac, il riconoscimento di questo anello della filiera agroalimentare.
Infine Pallottini è intervenuto anche sulle prossime fiere, in particolare su Macfrut. “Non siamo ancora nelle condizioni di incontrarci serenamente a un incontro fieristico e, pertanto, sosterremo e parteciperemo alla versione digital di Macfrut, un momento importante per ritrovarsi dopo un trauma. Certo il rapporto umano è più produttivo – conclude – ma ritengo che il digital sia una grande conquista”.