27 aprile 2017

Pesca Saturnia®. Una case history italiana studiata anche in Spagna

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Ci sarà anche un italiano il 5 maggio in Catalogna, a Lerida, ad un convegno organizzato dal locale Dipartimento dell’agricoltura, per parlare di pesche, di platicarca in particolare. «Ci saranno tutti i big della frutta catalana, naturalmente è una grande soddisfazione per me» ci dice Marco Eleuteri, direttore commerciale di Aop Armonia e “papà” delle pesche Saturnia®, le particolari pesche piatte che hanno trovato l’habitat ideale nelle Marche, a Montecosaro, in provincia di Macerata, nonché in Campania.

La giornata di approfondimento, dal titolo “Riflessioni stretegiche sulla frutta dolce: dove siamo e dove stiamo andando”, vedrà la partecipazione di molti protagonisti della produzione ortofrutticola spagnola, sia del mondo delle pomacee che delle drupacee. Eppure il confronto, a livello di estensione, è pressoché senza paragoni per quanto riguarda le pesche piatte: in Spagna, e in Catalogna in particolare, ben 5000 ettari sono dedicati a questa tipologia di pesche, contro i 600 ettari complessivi presenti in Italia.

Marco Eleuteri

Marco Eleuteri, direttore commerciale di Aop Armonia

«Io andrò a parlare del caso della pesca Saturnia®, di cosa abbiamo fatto per la sua valorizzazione sia dal punto di vista della produzione che da quello della comunicazione» ci dice Eleuteri, il cui intervento è previsto all’interno del programma convegnistico con il titolo di “Saturnia® un exemple de comunicació i de valorització del paraguaià a Itàlia”.  «Mostrerò loro il vestito gourmet che abbiamo dato in questi anni alla pesca Saturnia®, reso possibile dall’alto profilo gustativo delle nostre varietà che soddisfa requisiti organolettici decisamente elevati».

Se gli spagnoli, infatti, hanno puntato su varietà platicarpa che prediligono la quantità a scapito della qualità e delle caratteristiche organolettiche, nelle Marche e poi anche negli areali campani dove la cooperativa Aop Armonia ha deciso di puntare per la produzione di queste pesche, si è ragionato in termini completamente opposti.

La commodizzazione delle pesche, e in particolare di quelle piatte, preoccupa gli spagnoli. Sicuramente non è facile ora tornare indietro, anche se stanno cercando delle possibili situazioni di uscita: noi gli mostreremo cosa abbiamo fatto».

E a proposito di pesche, in generale, è possibile azzardare qualche previsione produttiva per la campagna 2017? «Difficile fare previsioni sulle pesche in Italia in questo momento, soprattutto dopo il freddo che c’è stato in questi giorni. Per quanto ci riguarda, noi probabilmente dovremmo avere un’annata di forte carico nel Sud Italia». Nessun danno da gelate come altrove, soprattutto al Nord e in pianura? «Noi, per ora, non abbiamo avuto alcun danno da gelate né nella Piana di Sibari né a Battipaglia, le temperature non sono mai scese sotto zero. Nelle Marche c’è stato qualche fenomeno di poco conto nelle parti più basse e non collinari, ma comunque minimo».

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