Novità al porto di Genova. Lo scalo ligure avrà un ufficio dell'Agenzia delle dogane e monopoli indipendente da quelli di Torino e Aosta.
Il nuovo ufficio unico sarà il più grande d'Italia.
L'obirttivo è la maggiore efficienza: "Sarà essenziale per integrare le funzioni doganali e monopolistiche in un unico polo operativo", ha infatti dichiarato Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Operativo dal primo ottobre
Il nuovo assetto partirà dal primo ottobre e sarà essenziale per integrare le funzioni doganali e monopolistiche in un unico polo operativo.
Nella pratica, la Liguria viene scorporata da Piemonte e Val D'Aosta che fino a oggi avevano rappresentato una direzione unica interregionale.
Uno scalo che vale
Lo scalo ligure è il primo in Italia per volume economico-finanziario e a dirlo sono i numeri: nel biennio tra il 2021 e il 2023 sono entrati oltre 600mila container e ne sono usciti più di un milione, con introiti doganali a vantaggio dell'erario di circa 2,5 miliardi.
Molto significative anche le dichiarazioni di transito, circa 300mila all'anno.
“Questi numeri testimoniano come il sistema dell'Agenzia delle dogane e monopoli che sovrintende le attività sia efficiente e capace di garantire la fluidità delle operazioni commerciali - ha commentato il direttore - La Liguria è un territorio strategico non solo per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ma per l’intero sistema economico del Paese”.
All'insegna dell'efficienza
Sono cinque i pilastri su cui poggia il nuovo assetto: l’unificazione delle competenze, il rafforzamento operativo dell’antifrode, la velocizzazione dei controlli, la chiarezza nelle attribuzioni di competenze e la regionalizzazione del territorio.
“L’obiettivo principale è costruire un assetto territoriale coerente e uniforme, eliminando frammentazioni e sovrapposizioni, per offrire servizi pubblici più efficienti,” ha concluso Alesse.