I prodotti coltivati secondo il metodo biodinamico come ingredienti per il benessere delle persone. La regione Puglia ha deciso di inserire i prodotti provenienti da agricoltura biodinamica nell’Apulian Lifestyle, la delibera regionale che indica lo stile di vita più adatto alla salute pubblica. La decisione è stata presa in base a una serie di rilevanze scientifiche. Nel merito, alcuni studi in essere stanno mostrando una certa tendenza nel rilevare una presenza maggiore di sostanze antiossidanti proprio in frutta e verdura coltivate con il metodo biodinamico. Già nel 2005 alcuni ricercatori delle università statali di Washington, Utah e California avevano documentato che dall’uva biodinamica proveniva una quantità maggiore di fenoli e di antociani. È stata poi l’università di Firenze a misurare con precisione nella lattuga biodinamica un quantitativo di antociani doppio rispetto alla lattuga convenzionale e notevolmente maggiore della biologica.
Successivamente altre università europee hanno voluto verificare queste proprietà dei prodotti biodinamici nelle patate e anche in questo caso hanno trovato che, dopo l’impiego dei preparati biodinamici, i fenoli totali e gli antociani totali erano aumentati in modo importante in tutte le varietà testate. Nel 2015 è poi arrivato uno studio italiano sulle uve biodinamiche, svolto in collaborazione con alcune università di Spagna e Brasile, che ha mostrato la maggiore presenza di enzimi dall’alto valore nutraceutico. Tra questi il gluconato, una sostanza alimentare, che la Food and drug administration, l’autorità statunitense per la sanità e l’alimentazione, ha segnalato tra quelle più attive per ridurre le malattie cardiovascolari. Bisogna anche considerare che proprio i flavonoidi hanno la capacità di potenziare l’attività enzimatica.