Sul fronte del trasporto merci ferroviario si allungano i tempi di ripristino al San Gottardo. Secondo quanto affermato dai media svizzeri, i lavori per riparare i danni causati dallo svio di un treno merci avvenuto lo scorso 20 agosto nella galleria di base del San Gottardo si starebbero rivelando più complessi del previsto.
E’ bene sottolineare che, al momento, si tratta di indiscrezioni, la cui fonte è la stampa locale. Ffs, infatti, quando viene interpellata sui tempi di riapertura integrale della galleria, mantiene riserbo e liquida la questione con “nei prossimi mesi”.
La riapertura programmata per la prossima estate
E pertanto, per quanto appreso fino a ora, i cantieri in corso potrebbero permanere anche fino all’estate del 2024. Il prolungamento della tabella di marcia dei lavori sarebbe stato causato dai danni provocati non solo alle sede ferroviaria, ma anche alla soletta sottostante.
Il che significa che, nella pratica, prima di ripristinare gli otto chilometri di binari con le relative traversine, occorrerà, perlomeno in alcuni punti, ricostruire anche lo strato di calcestruzzo che regge la struttura.
La situazione a oggi
Per quanto riguarda la situazione a oggi, per ora è aperta solo la canna orientale della galleria, a esclusivo uso dei treni merci. I treni passeggeri, invece, per ora continuano a viaggiare sulla vecchia linea di montagna.
Trasporto ferroviario a singhiozzo
Nel frattempo, durante il 15esimo Forum Mercintreno, Clemente Carta, presidente dell’associazione Fermerci, ha ricordato i ritardi e le cancellazioni dei treni causati dai cantieri dei lavori nell’ambito del Pnrr (Piano nazionale di ripartenza e resilienza): “Le interruzioni ferroviarie programmate e l’incremento dei cantieri previsto nei prossimi anni stanno danneggiando le imprese ferroviarie del trasporto merci – ha rilevato – Occorre una visione sullo sviluppo ferroviario del trasporto merci in Italia e supportare le imprese in questi anni di transizione”.
“E’ necessario tutelare gli operatori del trasporto ferroviario delle merci – ha aggiunto – L’associazione chiede la costituzione di un fondo di ristoro per i danni oppure, in alternativa, di intervenire nel prossimo periodo tariffario del pedaggio a favore del comparto ferroviario delle merci”.