Tra poche ore si apriranno i battenti di Sana, il Salone del biologico e del naturale in programma dall'8 all'11 settembre a Bologna Fiere, giunto alla sua 34esima edizione.
Al via la seconda edizione di Sanatech
In programma, negli stessi giorni della manifestazione, anche Sanatech (padiglione 30), la rassegna internazionale della filiera produttiva del biologico e del naturale che quest'anno giunge alla seconda edizione e offre ai produttori, anche ai più piccoli, strumenti concreti per affrontare la crisi climatica e la transizione ecologica verso un'agricoltura 4.0
Claudio Vercellone, coordinatore progetto ha dichiarato: “Produrre il cibo sostenibile e biologico è un impegno molto forte. Per questo nasce Sanatech, il progetto che crea un anello di congiunzione tra gli agricoltori di oggi e il futuro dell'industria agroalimentare”.
A Sanatech, ad esempio, sarà presentato in anteprima il primo trattore a biometano realizzato da Carioni Food & Health e ci sarà anche il primo robot in grado di effettuare in autonomia le operazioni di semina e diserbo con grande risparmio di energia, perché è alimentato da pannelli fotovoltaici, e soprattutto di manodopera che oggi non si trova.
Oltre alle proposte legate al mondo produttivo, anche un vasto programma di convegni e workshop: la sostenibilità sociale ed economia, il reddito delle aziende agricole, il sostegno della domanda di prodotti bio, i rapporti con la grande distribuzione, la gestione della competizione tra player bio europei ed extra europei sono questioni ancora aperte alle quali Sanatech guarda con molta attenzione.
Cia: “Entro il 2030 tre milioni di ettari bio“
“Il futuro del cibo e la transizione green passano per il biologico. A lavoro sui punti di forza, superfici e imprese bio cresciute del 40% negli ultimi cinque anni, e contro l'impennata dei prezzi e la minaccia inflazionistica su produttori e consumatori (spesa contratta del 4,6% nel 2021). La politica che verrà deve fare seriamente la sua parte”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini: l'organizzazione è pronta a partecipare a Sana (Padiglione 29, stand C2 – E19).
“Salvare l'Italia dalla scure dei beni energetici e da una crisi economica e sociale inimmaginabile – continua Fini – vuol dire, infatti, aprire definitivamente gli occhi sul ruolo dell'agricoltura e, in particolare, sul valore del biologico. È questa la vera rivoluzione che dobbiamo compiere, per raggiungere il traguardo importante dei tre milioni di ettari coltivati a bio nel 2030, come prevedibile visto l'andamento in atto e secondo target fissato dall'Ue, dando un senso al quadro normativo specifico con il Regolamento europeo, ma soprattutto alla tanto attesa legge nazionale dedicata.
“Infine – conclude Fini guardando alle elezioni del 25 settembre – i candidati alle politiche ricordino le risorse importanti assegnate al biologico, i 2,1 miliardi dalla programmazione 2023-2027 della Pac come i 300 milioni del Fondo complementare al Pnrr per i contratti di filiera e distrettuali. Vanno canalizzati puntando su ricerca e innovazione, memori degli effetti, già vissuti, dei cambiamenti climatici e in favore di uno sviluppo integrato del settore coinvolgendo le associazioni del comparto, le istituzioni e, in primis, le aziende agricole su tutto il territorio”.
Di questo e molto altro Cia-Agricoltori Italiani, insieme ad Anabio, la sua associazione per la promozione del biologico, parlerà al Sana all'evento Il futuro del cibo fissato per sabato 10 settembre, alle 11, all'open theatre (padiglione 28), mentre alle 15 (sala Suite, centro servizi blocco D primo piano) terrà il focus sul biocontrollo, progetto con Ibma Italia, nell'incontro Verso il nuovo regolamento sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Un ricco programma animerà, nel frattempo, la quattro giorni nello spazio espositivo Cia dove sono previsti, da mattina a sera, incontri e degustazioni, show cooking e talk show con le 21 aziende associate e in arrivo da Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto per incontrare buyer e consumatori.
Federbio: “A Sana con Being organic in Eu”
Al centro della partecipazione FederBio a Sana 2022, la campagna di promozione Being organic in Eu cofinanziata dall'Unione europea, che ha l'obiettivo di incrementare la considerazione e la conoscenza dell'agricoltura biologica, la riconoscibilità del logo biologico Ue oltre a sensibilizzare a un consumo più etico, salutare e sostenibile dal punto di vista climatico ed ecologico.
“Il 2022 è un anno davvero rilevante per il biologico, con l'approvazione della legge lungamente attesa, lo stanziamento di quasi tre miliardi per sostenere la transizione dell'agricoltura e allineare anche l'Italia agli ambiziosi obiettivi di sviluppo del biologico dell'Ue – dichiara Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio – Ecco perché ritengo che quest'edizione di Sana, preceduta dagli stati generali del bio, sarà fondamentale per tracciare il futuro del vero biologico ed affrontare anche i punti critici come la battuta di arresto, nella continua crescita dei consumi di prodotti bio degli ultimi anni, dovuta alla perdita di potere di acquisto delle famiglie aggravata dalla forte spinta inflazionistica dell'ultimo periodo. Stiamo vivendo un periodo di incertezza e grande difficoltà legato alle crisi energetica, alimentare e di materie prime scatenate dal conflitto bellico in Ucraina, cui si aggiunge un'emergenza climatica ormai conclamata. In questo scenario risulta ancora più importante spingere sulla transizione agro-ecologica, non solo per avere un'indipendenza di produzione alimentare, ma anche per tutelare gli ecosistemi, la fertilità del suolo e contribuire a mitigare i cambiamenti climatici”.
Fonte: Sanatech – Cia – Federbio