Nei prossimi giorni i numeri diranno se Fruit Attraction è tornata quella di prima. La cosa certa per ora, in chiusura della giornata inaugurale della edizione 2021, è che – a Madrid – è tornato il settore ortofrutticolo. Forse non più forte di prima, vedi pandemia, ma più consapevole e più determinato. Le prime avvisaglie le abbiamo avvertite al Macfrut di Rimini, quasi un mese fa, e oggi le possiamo confermare.
Girando tra gli stand affollati, quello che si percepisce è, forte, il desiderio di tornare protagonisti. E questo non vale solo nei padiglioni spagnoli, o in quelli sudamericani, ma in tutti. Italia compresa.
Certo, il nostro è un settore empatico, che si fonda e si sviluppa sui rapporti umani, che tratta materie prime che vogliono il contatto, l'effetto “liberi tutti” post-Covid19 in parte era prevedibile. Ma Madrid è una piazza che a noi ortofrutticoli fa sempre un effetto rivitalizzante. Si vede il pubblico professionale, si vedono i buyer, si intravede il business.
Quest'anno più che mai, Fruit Attraction è uno strumento, lo strumento al servizio del settore, una piattaforma di promozione internazionale delle aziende esportatrici di frutta e verdura.
Per tre giorni qui a Madrid tutti faranno parte di un'edizione unica, quella della ripartenza. Perché, oggi più che mai, Fruit Attraction diventa parte della soluzione, lo strumento al servizio del settore ortofrutticolo internazionale. Settore nel quale le relazioni commerciali sono ancora necessarie e nel quale – meglio tornare con i piedi per terra – la Spagna resta paese fornitore principale.
Insomma, questa edizione, che coincide con l'Anno internazionale della Frutta e della Verdura dichiarato dalla Fao, è speciale per la visibilità di un settore che dimostra – in Spagna, come in Italia, in Grecia come in Francia e così via – di essere strategico per l'economia, l'occupazione e l'approvvigionamento alimentare. Per questo era importante esserci, per questo siamo ancora qui.