I cibi sostenibili sono quelli biologici e che si acquistano direttamente dal produttore. Questa l'opinione della maggior parte degli intervistati nella prima indagine nazionale sul rapporto tra italiani e sostenibilità, “Chi ha paura del cibo cattivo? Gli italiani e la sostenibilità” realizzata da Nomisma e promossa da Bologna Award, evento che si svolgerà il prossimo 14 ottobre a Bologna, Caab, Centro agroalimentare con Fondazione Fico e Fondazione Enpam.
I ricercatori di Nomisma hanno chiesto agli intervistati le loro conoscenze e la loro opinione sulla sostenibilità. Per il 39% il termine sostenibile è riferito alla salvaguardia dell'ambiente mentre per il 23% riguarda la tutela della salute, ma c'è anche chi lo mette in relazione con la biodiversità (15%) e con il cibo della tradizione (8%). Nel complesso, la salubrità del cibo e la salvaguardia dell'ambiente sono una preoccupazione prioritaria per il 23% degli italiani e per il 74% la sostenibilità si conquista nel quotidiano con gli stili di vita, a cominciare dalla scelta di prodotti alimentari. Il 18% assimila la sostenibilità alla produzione biologica e un altro 18% ritiene che sia sostenibile il cibo che si acquista direttamente dal produttore. L'agricoltura fa la parte del leone nel promuovere la sostenibilità alimentare: oltre un italiano su due, il 57%, ritiene che l'agricoltura italiana garantisca una produzione di migliore qualità rispetto a quella degli altri Paesi.
Dal campo all'acquisto come comprano gli italiani? Il 78% dichiara di privilegiare il rapporto qualità/prezzo e il marchio biologico è il fattore portante delle scelte nel 28% dei casi. Prima di aprire il portafoglio l'occhio va innanzitutto all'origine italiana (41%) e poi alla qualità della materia prima (39%).
Clicca qui per scaricare la ricerca di Nomisma