Come ha illustrato ieri myfruit.it, per l'approvvigionamento di frutta e verdura nel Regno Unito sono giorni difficili. E la situazione potrebbe non migliorare con l'entrata in vigore, il prossimo primo aprile, della nuova Legge sull’autotrasporto approvata dalla Gran Bretagna.
Che cosa prevede la nuova legge
Nella pratica, con le nuove disposizioni, non si potranno più effettuare triangolazioni, cabotaggi (ossia la prestazione di servizi di trasporto per conto terzi effettuata all'interno di uno stato membro da un'impresa non registrata in tale stato, ndr.) e trasporti multimodali. Il che significa che le imprese di autotrasporto non registrate in Gran Bretagna potrebbero subire delle sanzioni e pertanto, un'ipotesi concreta, è l'abbandono da parte di molti trasportatori di questo mercato.
Il commercio Uk-Ue cambia
Tra questi ci sono in prima linea gli autisti polacchi, per i quali trasferire l’operatività nel Regno Unito non è affatto agevole. Qualora la tendenza fosse confermata, le ripercussioni sui trasporti britannici e sull’economia potrebbero essere pesanti.
La domanda di merci in generale, e di ortofrutta in particolare, in Gran Bretagna è infatti sempre stata alta, poiché collegata alla storica carenza di produzioni interne. Con la nuova legge, che si va a sommare alle restrizioni introdotte dalla Brexit, gli scambi commerciali tra Uk e Ue potrebbero complicarsi.
Il tutto in uno scenario in cui la carenza di autisti è oggi fisiologica: il rischio che la situazione si aggravi è concreto, così come è possibile che verranno a mancare mezzi e rimorchi dirottati su altri traffici.
Che cosa non si potrà più fare
Volendo fare qualche esempio concreto dei divieti imposti dalla nuova norma, i trasportatori non potranno più fare quella che, fino a oggi, è stato una pratica classica per ottimizzare i servizi offerti, ossia scaricare la merce in Irlanda ed effettuare un trasporto di cabotaggio dopo essere entrati nel territorio britannico scarichi. Inoltre, non potranno più ritirare rimorchi e semirimorchi in arrivo in Gran Bretagna via mare o ritirare merci da consegnare direttamente in Paesi extra-Ue quali la Norvegia o la Svizzera.