18 maggio 2016

Oltre il solito abbinamento. Gorgonzola e Melone Mantovano Igp

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Nessuno ha dichiarato guerra all’immortale abbinamento tra prosciutto crudo e melone, ma certamente, si può fare qualcosa di più. Ne è convinta Francesca Nadalini, produttrice di meloni a S.Croce di Sermide, in provincia di Mantova, nel cuore della produzione del Melone Mantovano Igp, nonché ormai storica e agguerrita promotrice di questa specialità coltivata tra le Province di Mantova, Cremona, Modena, Ferrara e Bologna.

Dobbiamo sdoganare il melone dai soliti abbinamenti” ci dice. “È l’unica strada per connotare il Melone Mantovano rispetto alla massa. Siamo Igp, per merito, gli unici in Italia. E dobbiamo trovare il modo per spiegarlo facendo cultura”.

CannavacciuoloMeloneGorgonzolaCosì, dopo il riuscito connubio con lo speck altoatesino, o addirittura quello con le cozze durante una puntata dell’ultima edizione di Masterchef, ora è la volta dell’abbinamento con il Gorgonzola Dop, sia dolce che piccante. A Milano, infatti, a fine maggio uno show cooking (solo su invito) con lo chef bistellato Antonino Cannavacciuolo presso il Congusto Gourmet Institute, celebrerà il matrimonio tra questi due ingredienti italiani con certificazione di qualità.

“Abbiamo incontrato Cannavacciuolo proprio durante le riprese della puntata di Masterchef e abbiamo studiato questo nuovo abbinamento. L’obiettivo è sempre quello di coniugare il nostro melone con un prodotto di qualità, instaurando un rapporto di collaborazione con un Consorzio, studiando un abbinamento che sappia unire gli aspetti organolettici con quelli nutritivi, compensando sempre l’ingrediente salato con quello dolce apportato dal melone, poiché aiuta la digestione degli zuccheri”.

E, tempo permettendo, settimana prossima dovrebbe anche iniziare la commercializzazione dei primi meloni mantovani. “Inizieremo con i meloni retati, poi da fine maggio-inizio giugno sarà la volta di quelli lisci”. L’inizio della stagione non è stato in linea con le aspettative conclude Francesca Nadalini: “Il clima degli ultimi giorni, con le piogge e temperature minime inusuali per il periodo, ha fatto sì che non ci sia stato l’anticipo che ci aspettavamo. Però i giochi sono completamente aperti e nutriamo ottime aspettative sulla qualità complessiva dei nostri meloni”.

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