09 settembre 2020

Ortofrutta, la qualità si misura “contactless”

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Il futuro della qualità nell’ortofrutta? Si misura senz’altro con tecnologie “contactless”,  non invasive. A confermarlo è Enrico Turoni, amministratore unico di TR Turoni, azienda forlivese che da oltre quarant’anni (è stata avviata nel 1979) è specializzata in strumentazione scientifica per il settore dell’agricoltura. Interpellato durante Macfrut Digital, Turoni racconta: “A questo appuntamento ci siamo presentati con la nostra ormai consueta strumentazione per effettuare controlli qualità su frutta e verdura. In questi ultimi anni stiamo puntando sempre più su tecnologie non invasive, per una serie di motivi. In primo luogo – prosegue Turoni – a chiedercelo è il mercato. Pensiamo ad esempio al caso di un importatore di frutta tropicale, che si troverebbe diversi frutti inutilizzabili a fine controllo. Inoltre, le tecnologie non invasive permettono di aumentare il numero dei campioni da analizzare, quindi aumentano i dati a disposizione ed è quindi più agevole garantire elevati standard di qualità in fase di commercializzazione”.

L'azienda non è stata esente dagli effetti economici del Covid-19, nonostante la particolarità della sua produzione. “Al contrario di ciò che si potrebbe pensare – spiega Turoni – i prodotti che proponiamo rientrano perlopiù negli acquisti di impulso, quindi non programmati. Anche noi abbiamo quindi accusato un po’ di sofferenza nei primi due mesi del lockdown, nonostante frutta e verdura continuassero a essere vendute nei supermercati. Ciò che ci ha danneggiato, soprattutto, è stata la chiusura dell’intero comparto dell’Horeca. Molto probabile, quindi, che a consuntivo questo si sentirà nel nostro bilancio. In ogni caso – conclude Turoni – abbiamo attualmente contatti commerciali con circa 60 paesi del mondo”.

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