24 gennaio 2011

Benessere certificato

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Nell’immaginario del consumatore la frutta secca determina l’aumento di peso. Ma le positive valenze nutrizionali della frutta secca smentiscono. A sottolinearlo, infatti, è la Prof.ssa Alessandra Bordoni, Specialista in Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Bologna, durante un intervento al convegno tenutosi mercoledì 19 gennaio nell’ambito di Marca 2011. La frutta oleosa contiene elevate quantità di acidi grassi monoinsaturi e saturi, fibre, vitamine, minerali ed una serie di componenti definiti genericamente “bioattivi”. Molti studi affermano che l’aggiunta di frutta secca alla dieta abituale non induce aumento di peso e, anzi evidenziano che la sostituzione isocalorica di altri alimenti con frutta secca può determinare una diminuzione del peso corporeo. Il tutto sta naturalmente nel non superare le porzioni consigliate. La frutta secca è anche prevenzione: diversi studi epidemiologici riportano che il consumo frequente di frutta oleosa, 30 g due o più volte alla settimana, è inversamente associato all’incidenza di malattia coronarica. 2 porzioni da 30 g al giorno diminuiscono la concentrazione ematica di colesterolo totale ed LDL ed aumentano quella di colesterolo HDL. Assumere 5 porzioni di frutta oleosa a settimana protegge le donne dall’insorgenza del diabete. Con 7 porzioni a settimana i maschi normopeso saranno protetti dall’ipertensione.

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