17 novembre 2021

Gdo: arriva il fake fish, presto anche le fake eggs

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Dopo la fake meat arriva, sui banchi della Gdo, il fake fish. Da qualche settimana Findus ha infatti lanciato la versione vegetariana del suo cavallo di battaglia, ossia dei bastoncini. I quali, a base di riso e identici nella forma e nel sapore di quelli classici, sono già disponibili in alcuni punti di vendita di determinate insegne. 

Il pesce vegetale non è l'unica novità vegan oriented: poche settimane fa l'Unione europea ha dato una prima approvazione alle cosiddette fake eggs, ossia prodotti simili alle uova, ma che con le galline ovaiole nulla hanno a che fare. Sono infatti ottenuti partendo dalla polvere proteica del fagiolo indiano mungo verde.

I bastoncini vegetali del Capitano

Findus si è già avvicinata ai prodotti a base di proteine vegetali con i burger, polpette e nugget della linea Nomad Foods. Ma offrendo una versione  vegetale di uno dei suoi prodotti di punta, certamente sta lanciando al mercato un segnale forte e chiaro: i bastonicini a base di fiocchi di riso vogliono essere forse qualcosa di più di un'alternativa al pesce perché, come si legge in una nota della società, “mirano a riproporre il sapore degli iconici bastoncini di pesce del celeberrimo Capitano”.

I nuovi bastoncini sono parte della gamma Green Cuisine, la quale contempla solo prodotti a base vegetale e che, lanciata lo scorso anno, secondo quanto dichiarato dall'azienda, è già stata portata in tavola da circa un milione di famiglie.

In particolare, in Italia, starebbe andando molto bene il burger vegetale, mentre in Inghilterra le preferenze del consumatore ricadrebbero sulle polpette. In Germania, invece, dove i bastoncini a base di riso sono arrivati già da un po', sarebbe proprio la new entry ad avere la meglio sul resto della gamma.

Obiettivi ambiziosi

Secondo i numeri rilasciati da Findus, nel 2021 le vendite dei prodotti Green Cuisine sono triplicati rispetto al 2020 ed è stato raggiunto il 26% del mercato nel segmento meat free: la previsione è di chiudere l'anno con un raddoppio di fatturato. “Stiamo investendo molto in termini di ricerca e sviluppo su questo brand – fanno sapere dall'azienda – Abbiamo l'ambizione di arrivare, a livello di Gruppo, a un giro d'affari di 200 milioni di euro con Green Cuisine entro il 2025 e di passare da 2,5 miliardi a tre miliardi di fatturato, includendo anche il pesce e la verdura, che restano il nostro core business”.

Le false uova sono in via di approvazione

Quanto alle finte uova, l'Unione europea, il 20 ottobre scorso, ha dato il primo via libera alla loro commercializzazione da parte della californiana Eat Just. Si tratta di un prodotto a base di polvere proteica del fagiolo indiano mungo verde, che vuole essere una alternativa alle uova di origine animale.

Fondamentale è stato il parere tecnico dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) di Parma, che ha dichiarato le finte uova “non svantaggiose dal punto di vista nutrizionale e sicure nelle condizioni d’uso e ai tenori proposti”.

Ora la Commissione europea ha sette mesi di tempo per inoltrare una proposta agli Stati membri e, una volta ottenuto un definitivo via libera, l’azienda californiana potrà commercializzare la proteina alternativa in Europa.

I numeri confermano la tendenza vegan

La tendenza all'acquisto di prodotti a base vegetale in alternativa a quelli a base di proteine animali è confermata dai numeri relativi ai consumi degli italiani: nel primo semestre del 2021 la spesa per prodotti vegan è arrivata a 312 milioni di euro, il che significa un incremento del 14,7% sul 2020. Non solo: quasi un quarto delle proteine assunte in Italia – per essere precisi il 22 per cento – è oggi di origine vegetale.

Secondo Boston consulting group i consumi di prodotti alternativi a quelli di origine animale passeranno da 13 a 97 milioni di tonnellate l’anno, sostituendo l’11% degli acquisti attuali. E raggiungeranno, nel 2035, un fatturato globale di 290 miliardi di dollari. 

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