Gelaterie e pasticcerie stanno attraversando un ottimo momento di forma, tanto da essere cresciute di numero del 3% nell’arco di quattro anni, dal 2010 al 2014. A sostenerlo sono i dati forniti dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) nel corso della recente edizione di Host. “I numeri – spiega la Fipe – parlano di una significativa crescita di gelaterie e pasticcerie, per un totale di 19.059 unità nel 2014, con una crescita del 3% rispetto al 2010. Ma l’offerta di gelateria e pasticceria non si esaurisce in questi numeri”.
Luciano Sbraga, direttore dell’Ufficio Studi Fipe, aggiunge infatti: “Ci sono altri 19.000 locali che all’attività di bar affiancano quelle di gelateria e pasticceria. Stiamo parlando dunque di un settore che impiega complessivamente 93mila addetti. Non soltanto bar-gelaterie e bar-pasticcerie, ma anche un buon numero di attività commerciali e artigianali, in cui la vendita per asporto o per il consumo sul posto di prodotti di pasticceria e gelateria costituisce il core business dell’attività”. “Il risultato – rileva ancora la Fipe – è che il numero di attività, anche per la presenza di imprese che si stanno sviluppando in forma di catena, cresce vertiginosamente fino a sfiorare la quota delle 39mila unità. Parlando invece nello specifico dei bar, si contano in termini assoluti 126.549 unità sul territorio nazionale, di cui 18.856 sono locali che uniscono in una sola proposta caffetteria, pasticceria e gelateria. Guardando alla distribuzione del fatturato dei bar, si evidenzia che i prodotti di gelateria e pasticceria incidono complessivamente per l’11,8%. I driver alla base di questo scenario sostanzialmente positivo sono legati all’approccio sempre più innovativo messo in campo dagli operatori, per creare nuove occasioni di incontro e fidelizzare una clientela ogni giorno più consapevole. Un excursus che si traduce ad esempio con la messa a punto di nuovi format in cui il bar racchiude in una sola anima un corpus di proposte che vanno dalla colazione al dopocena senza dimenticare merenda e happy hour, la destagionalizzazione che porta il gelato a trasformarsi in un’occasione di consumo 365 giorni all’anno, il ricorso ai social network da parte degli esercenti per promuovere le proprie attività attraverso immagini, contest e news curiose di enogastronomia. Insomma, la parola d’ordine per i locali del futuro dovrà essere “innovazione” sotto tutti i punti di vista”.