13 settembre 2018

Gianduia, una ricerca rivela che fa bene al cuore

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Mangiare cioccolato gianduia fa bene al cuore e alle arterie. A sostenerlo, con tanto di pubblicazione scientifica sulla rivista Internal and Emergengy Medicine, è una ricerca del policlinico “Umberto I” di Roma.

Come è noto, il gianduia è una golosa variante di cioccolato e nocciola del Piemonte, la cui origine è attribuita a dei pasticceri torinesi che nei primi dell’Ottocento sostituirono, a seguito del blocco commerciale imposto dalla Gran Bretagna al continente controllato da Napoleone, l'ormai costosissimo e prezioso cacao con le più economiche nocciole. La formula definitiva della crema gianduia è attribuita Michele Prochet che nel 1852 mescolò al cacao le nocciole tostate ridotte in polvere finissima.

Il gianduia ebbe un enorme successo grazie alla presentazione, mediante l'omonima maschera torinese, durante il Carnevale del 1865, di deliziosi cioccolatini confezionati, i tradizionali gianduiotti. I ricercatori dell'Umberto I di Roma, guidati professor Francesco Violi, direttore del dipartimento di Medicina Interna del nosocomio romano, hanno valutato se l’assunzione di 60 g di gianduia potesse influenzare l’elasticità delle arterie di 20 fumatori. Com'è noto uno degli effetti nocivi del fumo è proprio la progressiva perdita di elasticità delle arterie, fattore predisponente per malattie cardiovascolari. L'effetto del gianduia è stato messo a paragone con quello del cioccolato al latte con risultati sorprendenti. A due ore dal consumo del gianduia le arterie dei volontari hanno migliorato la loro elasticità, mentre alcun effetto è stato rilevato tra coloro che avevano mangiato il cioccolato al latte.

Il gianduia, quindi, avrebbe delle proprietà protettive su cuore ed arterie del tutto simili a quelli del cioccolato fondente. Quest'ultimo, da uno studio precedente condotto dallo stesso team di ricerca, aveva infatti dimostrato analoghi effetti positivi sulle arterie.

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