Prosegue ad Amendolara (CS) il percorso per reintrodurre nel territorio comunale la produzione di mandorle e arrivare ad ottenere il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta. A tal proposito nei giorni scorsi, presso la sala consigliare del municipio, è stato presentato il progetto “IGP Mandorlo di Amendolara”. Presenti tra gli altri il sindaco Antonello Ciminelli, l’agrotecnico Mariateresa Stamato e il project manager Giuseppe Zangaro in rappresentanza dell’Università della Calabria. Quest’ultimo ha illustrato a grandi linee il percorso progettuale del mandorlo di Amendolara all’interno del nuovo Piano di Sviluppo Rurale della Regione Calabria 2014-2020.
“L’obiettivo – scrive tra l’altro il servizio sulla serata che è stato pubblicato sul quotidiano on line paese24.it – è quello di partire con la produzione nel giro di quattro anni per poi conseguire il marchio Igp e collocare di conseguenza la mandorla di Amendolara all’interno di mercati strategici. Per fare questo è necessario differenziarsi dall’attuale prodotto oggi sul mercato, uno su tutti la mandorla Californiana (con gli Stati Uniti che negli ultimi anni hanno raddoppiato la produzione), producendo una mandorla originale, autoctona e anche biologica. Ecco l’importanza del supporto da parte dell’Unical che con la sua ricerca coordinata dalla professoressa Silvia Mazzuca, direttore scientifico del dipartimento di Chimica, metterà a disposizione dei produttori un seme autoctono di “prunus dulcis” per far partire la produzione. Intanto, parallelamente, il Comune sta realizzando un’Associazione Temporanea di Scopo a cui già hanno aderito una trentina di potenziali produttori. Quindi il percorso vede protagonisti tre attori che dovranno lavorare sinergicamente: l’Università per la ricerca scientifica che darà vita ai primi campi sperimentali; i produttori raggruppati in ATS (entro il 15 maggio all’Unical verrà ratificata la nascita di questo nuovo organismo) che dovranno pensare ad un Piano di produzione; il Comune che dovrà lavorare da “centro di spesa”, promuovendo il progetto e trovando gli investimenti necessari”.
Non è un caso, del resto, che proprio ad Amendolara si stia cercando di rilanciare la produzione della mandorla. Proprio a questo frutto si deve infatti lo stesso nome al paese: da Amygdalaria, come lo chiamavano i greci, si è passati per Amindurlara, per arrivare infine all’attuale Amendolara.