Gli italiani sono sempre più grassi, aumenta la percentuale di obesi e i consumi di ortofrutta continuano a diminuire. Il quadro, circa gli stili alimentari, che emerge dall’annuale Rapporto Osservasalute, giunto all’XI edizione e presentato ieri presso l’Università Cattolica di Roma, anche quest’anno non è certo foriero di notizie confortanti. Il consumo delle oramai famose 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura raccomandate a livello internazionale, seppure di poco, nel 2012 cala: dal 4,9% del 2011 si è passati al 4,7%. A questo bisogna unire il numero delle persone in sovrappeso che aumenta ogni anno: in Italia, nel 2012, più di un terzo della popolazione adulta (35,6%) è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (10,4%). Complessivamente, il 46,0% dei soggetti di età superiore ai 18 anni è in eccesso ponderale. Anche tra adolescenti e bambini non ci sono buone notizie: all’interno di questa fascia la quota in eccesso di peso è pari al 26,9%.
Tornando ai consumi di frutta e verdura, la maglia nera quest’anno spetta alla Basilicata: solo l’1,7% della popolazione di questa regione consuma in media le 5 o più porzioni di verdura raccomandate al giorno rispetto alla media nazionale del 4,7%. L’anno scorso era stata la Calabria con il 2,5% a far segnare il dato più negativo a livello nazionale. Tra le più virtuose, invece, come l’anno scorso, la Sardegna.