08 aprile 2014

Carciofi e vino? Il carciofo di Paestum Igp raccoglie la sfida

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Tra i tanti abbinamenti tra vino e cibo considerati impossibili da sommelier e critici del settore, il più famoso probabilmente è quello che tenta il connubio tra carciofi e vino. È scritto a chiare lettere su un po’ tutti i manuali di sommellerie italiani e internazionali. Il motivo? Più d’uno, a partire dall’alto contenuto di ferro del carciofo e dal conseguente retrogusto metallico che non andrebbe d’accordo né con i bianchi né con i rossi. È proprio così vero? L’anno scorso, ad Acerra, patria del carciofo “mammarella”, un concorso aveva sfatato questo inviolabile comandamento e una giuria di esperti aveva optato per un Piedirosso dei Campi Flegrei. Quest’anno, dall’11 al 13 aprile, invece, nell’Area Archeologica di Paestum, si proverà nuovamente a trovare il miglior vino, questa volta con il carciofo locale, vale a dire il Carciofo di Paestum IGP.

Ad organizzare il tutto l'OP Terra Orti, titolare del Consorzio di Tutela del Carciofo di Paestum Igp. L’appuntamento è per sabato 12 aprile alle ore 12, presso il ristorante “Il Gallo e la Perla”, con l’evento dal titolo: “Carciofo-Vino: un abbinamento impossibile” a cura del giornalista e critico enogastronomico Luciano Pignataro e della delegata AIS – Associazione Italiana Sommelier – Cilento Maria Sarnataro. Alla degustazione di piatti a base di Carciofo di Paestum Igp verranno abbinati tre bianchi ed altrettanti rossi del territorio: una giuria di giornalisti enogastronomici, sommelier e operatori del settore agroalimentare, sceglieranno l’abbinamento invece “possibile”. I sei vini che si contenderanno lo scettro di miglior compagno del carciofo di Paestum, serviti alla cieca, saranno l’Aglianico di Verrone, l’Aglianicone di Tenute del Fasanella, il Primitivo di Vini del Cavaliere, la Falanghina di Nona Musa, il Fiano di Rotolo ed infine il Greco di San Salvatore.

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